mercoledì, ottobre 31, 2012

Brrrrrr che freddo.....lasagne al ragù bianco e funghi

Ecco, ora io non voglio fare la parte della solita vecchia che si lamenta, e si stava meglio quando si stava peggio, e i giovani di oggi ecc. ecc. ... però che non esistano più le mezze stagioni, cavolo, me lo dovete concedere! No, perchè da un giorno all'altro così, come se niente fosse, qui ci siamo ritrovati con il naso gelato, le mani intirizzite, i maglioni di lana, il piumone nel letto, il riscaldamento acceso....ecco, va bene, io sarò freddolosa, lo ammetto, ma questo chock termico mi distrugge!
Mica dico che non doveva venire il freddo, per carità, io adoro l'estate ma ad un certo punto pure quel limbo climatico di ottobre mi stava piuttosto sfasando ma ecco, almeno arrivare un po' per gradi, o no?!? 

Va bene, comunque prendo atto e mi attrezzo.....fuori il mega piumone (così, se prima alzarmi dal letto era un'impresa ardua, adesso ci vorrebbero le squadre speciali per estrarmi da quel morbido e caldo abbraccio),  la borsina dell'acqua calda, il pile per le serate pigre sul divano insieme ai gatti......

E via, senza troppi sensi di colpa, con un piatto calorico, ma davvero.....beh, concedetemelo, ne ho tanto bisogno, se non fisicamente almeno emotivamente!

Tempo di preparazione:
un'ora e 15 minuti

Ingredienti per 2 persone:
3 o 4 fogli di pasta all'uovo (io Delverde)
una salsiccia fresca (io al tartufo)
50 gr. di macinato di vitello magro
50 gr. di porcini secchi
un trito di cipolla, sedano e carota
un bicchiere di vino bianco secco
olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.
Parmigiano Reggiano

Per la besciamella:
25 gr. di burro
25 gr. di farina (io 00 Antigrumi Molino Chiavazza)
250 ml. di latte
un pizzico di sale
un pizzico di noce moscata

Mettere per prima cosa a bagno in acqua tiepida i funghi.
In una casseruola far soffriggere in un cucchiaio di olio il trito di odori finchè non abbia preso colore. Unire la salsiccia, privata della pellicina e sminuzzata, e la carne macinata, lasciandole insaporire e dorare. 
Sfumare con il vino bianco, regolare di sale e di pepe e far cuocere a fiamma bassa e coperto per circa mezz'ora, allungando un poco, all'occorrenza, con l'acqua dei funghi.
Trascorso questo tempo aggiungere i funghi strizzati e sminuzzati e lasciarli insaporire con la carne per altri 10 minuti.

Intanto che cuoce il sugo preparare la besciamella.
Far sciogliere il burro in un pentolino e aggiungere la farina setacciata, lasciando cuocere il tutto per qualche minuto senza mai smettere di mescolare ed evitando di farla attaccare. 
Intanto far scaldare a parte il latte, quindi aggiungerlo a filo al burro e farina mescolando sempre  il tutto.
Far cuocere il composto così ottenutoa  fiamma bassa finchè la salsina non comincerà a bollire.
A questo punto aggiungere il sale e un pizzico di noce moscata.
Lasciar cuocere la besciamella, sempre a fuoco basso e mescolando di tanto in tanto, per circa 10 minuti o comunque fino a raggiungere la consistenza desiderata.

Preparato il sugo e la besciamella, procedere alla preparazione della lasagna, trattando la pasta come indicato sulla confezione.
Mescolare la besciamella al ragù bianco e disporre a strati, in una teglia leggermente imburrata, la pasta, il condimento e un'abbondante grattugiata di Parmigiano, procedendo fino alla fine degli ingredienti e concludendo con il sugo e il Parmigiano.
Infornare a 220° per circa 20 minuti.

Mentre si forma la crosticina dorata sopra la lasagna e si spande l'odore in tutta la cucina, leccarsi i baffi accuratamente pregustando un piatto che, di sicuro, almeno per un pochino vi riconcilierà con il mondo!





martedì, ottobre 30, 2012

Costolette di agnello con timo e senape

Vi dico la verità, magari non tutti saranno d'accordo con me per i più svariati motivi ma a me l'agnello piace, e nemmeno poco.
Non lo avevo mai cucinato però, accontentandomi di mangiarlo quando capitava, al ristorante, o dai miei, o in altre occasioni.

L'altro giorno però mia mamma me ne ha regalato un po', l'aveva preso per cena e poi per un imprevisto i miei erano dovuti uscire, quindi ha affidato le sue cotolette alle mie inesperte mani. 
"E ora che ci faccio?" ho cominciato a chiedermi....fritte panate? Alla scottadito....insomma,  vi capita mai che con un ingrediente vorreste fare diecimila cose contemporaneamente? A me sì, come se potessi fare la moltiplicazione dei pani e dei pesci!

Alla fine ho deciso di farle insaporire un po' con senape e timo e vedere cosa ne veniva fuori.....e sorpresa, devo ammettere che erano di molto buone!

Eccole....oddio, effettivamente già che c'ero potevo curare meglio la presentazione del piatto ma capitemi, l'agnello freddo non è un granchè! :)

Tempo di preparazione:
10 minuti + mezz'ora per 
la marinatura

Ingredienti per 2 persone:
6-8 costolette di agnello
un cucchiaino di timo (anche secco)
un cucchiaio o due di senape dolce
un cucchiaino di aceto
due cucchiai di olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.

In un barattolo mettere l'olio, l'aceto, la senape e il timo. Chiudere con il tappo ed agitare finchè non otterrete una emulsione omogenea.
Versare il condimento sulle costolette, disposte su un piatto o in una vaschetta, e lasciarle insaporire per una mezz'oretta.
Intanto accendere il forno a 220° con dentro una leccarda e farlo scaldare molto bene, in modo che anche la superficie della teglia diventi rovente.
Scolare le costolette dalla marinata, disporle sulla teglia calda e lasciarle cuocere per circa 10 minuti o comunque finchè non saranno dorate su entrambi i lati (occhio però a non farle cuocere troppo!).
Servire ben calde, con una macinata di sale e pepe.

lunedì, ottobre 29, 2012

Cuciniamo con gli scarti? Tortini gratinati con zucca e foglie di cavolo

In casa da noi non avanza mai niente.

Sarà che con il tempo ho imparato a dosare bene le quantità in modo da non avere avanzi, sarà anche un po' che io e Andrea siamo due di quelli che non sopportano fisicamente di lasciare qualcosa nel piatto, come se avessimo fatto la fame e visto la guerra, fatto sta che è davvero difficile far avanzare qualcosa. 

Però ci sono gli scarti.....non è che abbia voglia di mettermi a cucinare bucce a tutti i costi, però negli ultimi tempi ho cominciato a riflettere un po' più seriamente sulla questione, in questo consigliata anche dalla mia fruttivendola di fiducia, e mi sono resa conto di quante cose buttavo nel pulire la verdura che invece sarebbero state buone da mangiare.
Ora, devo ammettere che quando ho provato a fare la vellutata con i baccelli dei pisellini è venuta una vera schifezza piuttosto insapore, però ci sono tanti altri ingredienti che si possono valorizzare con una buona ricetta, e non solo per risparmiare ma anche per imparare a dare al cibo il giusto valore, per rispettarlo.

Quindi dopo la zuppa con le foglie di barbabietola, buonissime e coloratissime, di cui vi parlavo l'altro giorno, oggi è la volta delle foglie di cavolfiore e di broccolo.

Io le ho private della costola centrale, durissima, e stufate in un tegame coperto con un cucchiaio di olio, uno spicchio di aglio, un po' di sale e 2 bicchieri di vino bianco secco, lasciandole cuocere per una mezz'oretta buona.
Con gli scarti di un cavolfiore e di un broccolo ho quindi preparato 6 tortini gratinati, che ora vi descrivo meglio, e un'ottima zuppa il giorno dopo....se vi pare poco!

Tempo di preparazione:
25 minuti + mezz'ora circa
se dovete cuocere prima le foglie

Ingredienti per 6 tortini:
foglie di cavolfiore o broccolo
una fetta di zucca gialla
uno scalogno
3 fettine di prosciutto cotto
3 fette di formaggio (io ho 
usato un pecorino maremmano poco
stagionato)
Parmigiano reggiano
olio extravergine di oliva
sale q.b.
un po' di pane grattato

Saltare i dadini di zucca in una padella con un filo d'olio e lo scalogno affettato sottilmente. 
Preparare le foglie dei broccoli o dei cavoli (o entrambi) come sopra descritto.
Ungere gli stampini e far aderire sul fondo e sulle pareti il pane grattugiato (facoltativo).
Predisporre gli strati: prima la zucca, poi il prosciutto cotto, poi il formaggio, infine le foglie.
Spolverare con un poco di Parmigiano grattugiato e passare in forno caldo, a 220°, per circa 10 minuti.
Lasciare intiepidire un po' poi sformare sui piattini e servire.




venerdì, ottobre 26, 2012

La Parmigiano Reggiano Night e il risotto con broccoli, crema di parmigiano e briciole di prosciutto

Sono giorni un po' di corse questi, in cui il tempo da dedicare ai miei hobby di certo non abbonda.....non ho tempo di leggere, e mi dispiace molto, non ho tempo di provare nuovi cosmetici fai da te (e sì che sono tornata dal Marocco carica di "ingredienti" interessanti!), non ho tempo di dedicarmi ai miei piccoli angoletti del fai da te (anche se avrei duemila progetti), non ho soprattutto tempo di dedicarmi alla cucina con la calma e l'attenzione che la preparazione di piatti un po' più elaborati richiederebbe. 

L'altro giorno poi mi è arrivata una mail che mi segnalava una bellissima iniziativa, la Parmigiano Reggiano Night, che si terrà il 27 ottobre. Si tratta della prima cena web 2.0 della storia, di una serata virtuale completamente dedicata a una delle eccellenze del nostro Paese. 
In tutta Italia, da Nord a Sud, da Aosta a Siracusa, tutte le famiglie e gli amanti del Parmigiano saranno invitate a preparare una ricetta a scelta tra le numerose proposte del sito del Parmigiano Reggiano. 
Per chi invece avesse voglia di cimentarsi in una ricetta più elaborata c'è la possibilità di provare il Risotto cacio e pepe, ideato del celebre chef Massimo Bottura appositamente per la Parmigiano Reggiano Night. 
Lo scopo di questa iniziativa è quello di dare un contributo di solidarietà, metaforica e reale, alle famiglie interessate dal sisma dell'Emilia. 
Grazie al riso, cibo umile ma nutriente, protagonista della ricetta proposta dallo chef, e grazie al Parmigiano Reggiano, simbolo di una terra laboriosa e silenziosa, la Parmigiano Reggiano Night  coinvolgerà uomini e donne, grandi e piccini, veneti e siciliani, abruzzesi e piemontesi, in un fantastico evento reso indimenticabile dal sapore della solidarietà.



Date queste premesse per me era impossibile non aderire, ma tristemente non ho avuto modo nè di preparare una delle ricette proposte dal sito del Parmigiano Reggiano, nè tantomeno il capolavoro dello chef.

Volevo però dare il mio contributo e così mi sono inventata un piatto per questo evento, in cui ho voluto mantenere l'accoppiata riso-Parmigiano.
Eccolo:

Tempo di preparazione: 
30 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di riso Carnaroli
alcune cimette di broccolo
una fetta di prosciutto semidolce tagliata spessa
mezzo bicchiere di vino bianco
un bicchiere di latte
mezza cipolla
25 gr. di burro
un cucchiaio di farina
noce moscata
brodo vegetale q.b.
sale e pepe q.b.
abbondante Parmigiano Reggiano grattugiato

In una casseruola far imbiondire la cipollina tritata in 10 gr. di burro. Unire il riso, farlo tostare fino a che non diventerà lucido, quindi sfumare con del vino bianco.
A questo punto unire al riso le cimette di broccoli, lavate e ridotte in pezzettini, salare e portare a cottura aggiungendo via via del brodo vegetale caldo e mescolando spesso.
Intanto preparare la crema di Parmigiano. In una ciotola mescolare accuratamente 10 gr. di burro a temperatura ambiente e un cucchiaio di farina. In un pentolino far scaldare il latte, farvi sciogliere il Parmigiano, legare con la crema di burro e farina ed insaporire con una piccola spolverata di noce moscata.
Per le briciole invece, sminuzzare con la mezzaluna o con il tritatutto il prosciutto e farlo rosolare in una padella antiaderente senza aggiungere nè olio nè burro.
Quando il risotto sarà cotto, farlo mantecare con cinque grammi di burro e una manciata di Parmigiano, quindi servirlo irrorato dalla salsa al formaggio e cosparso con le briciole croccanti di prosciutto.
A piacere una macinata di pepe fresco.

Buona Parmigiano Reggiano Night a tutti!






giovedì, ottobre 25, 2012

Torniamo alla solita zuppa, ma colorata, con cannellini e patate!

Finite le frecce al mio arco, gli assi nella manica, i conigli dal cilindro e quant'altro, non ho più notizione da spararvi e quindi rassegnatevi a tornare alla solita zuppa!

Nel senso letterale del termine, perchè proprio di zuppa si parla oggi, piatto povero ma sostanzioso, antico ma nobile, scalda il corpo e il cuore, sempre......e perchè non usare degli "scarti" per prepararla?
Ad esempio io in questo piatto ho usato le foglie delle barbabietole rosse, che hanno un sapore simile a quello della bietola da coste ed un colore bellissimo, ma potrebbero starci benissimo le foglie dei broccoli o quelle del cavolfiore.

Tempo di preparazione:

30 minuti

Ingredienti per 2 persone:
2 piccole patate
100 gr. di cannellini lessi
(io li avevo trovati freschi ma 
andranno bene anche in barattolo)
un mazzetto di foglie di barbabietola rossa
un trito di sedano, carota e cipolla
uno spicchio di aglio
un cucchiaino di maggiorana secca
2 cucchiai di polpa di pomodoro
sale e pepe q.b.
olio extravergine di oliva
del pane raffermo
un po' di parmigiano reggiano 
un po' di pecorino romano

In una casseruola far soffriggere in un cucchiaio di olio il trito di sedano, carota e cipolla, lo spicchio di aglio intero e la maggiorana. 
Unire le patate lavate e tagliate a cubetti e farle insaporire mescolando spesso per circa cinque minuti.
Aggiungere i fagioli con la loro acqua di cottura, il pomodoro e le foglie di barbabietola, lavate e sminuzzate. 
Salare, coprire e lasciar cuocere 20-25 minuti, allungando se necessario con dell'acqua tiepida.
Servire la zuppa calda versandola sul pane vecchio, completandola con un filo di olio a crudo, una macinata di pepe fresco e un misto di parmigiano e  pecorino grattugiati.

Un po' di questa zuppa, calda, avvolgente e conviviale, vorrei idealmente offrirlo a Roberta, di Facciamo Che Ero La Cuoca, per la sua dolcezza e per il pensiero con cui oggi mi ha dato il buongiorno!

mercoledì, ottobre 24, 2012

Notizie incredibili e calamarata con broccoli, mandorle e ricotta salata

Grazie Giulina, perchè un paio di anni fa sei tornata da una vacanza che ti ha cambiato la vita e mi hai portato i pistacchi di Bronte.

Grazie, perchè non li avevo mai usati in cucina e da allora mi si è aperto un mondo.

Grazie perchè con i tuoi pistacchi ho preparato una ricetta semplice ma gustosa che ci ha deliziato il pranzo in una domenica di sole.

Grazie perchè quella ricetta, selezionata da una giuria di esperti, ha preso il volo per Parigi e ieri è stata preparata dallo chef della pasta Del Verde e presentata al SIAL..........




Amici, sono giornate magnifiche per me e per il mio piccolo blog, soddisfazioni che pochi mesi fa non avrei nemmeno osato immaginare......anzi, a  dire il vero non avrei nemmeno mai osato immaginare di mettermi di fronte ad un pc e di pubblicare cosa mi passa per la mente e cosa cucino!

Sappiate che non vi racconto queste cose per vantarmi, chi mi conosce davvero sa che non sono così, ve le racconto perchè voglio dirvi: fidatevi dei vostri sogni, coltivate le vostre passioni, abbiate il coraggio di assecondarle e di mettervi in gioco....ve lo giuro, ne vale la pena!!!

Comunque, tornando con i piedi per terra, a me tutte queste emozioni mettono appetito....un piatto di pasta?!?

Tempo di preparazione:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di calamarata (io Delverde, ovviamente!)
un piccolo broccolo
una manciata di mandorle pelate
uno spicchio di aglio
un peperoncino
un'acciuga sott'olio
sale q.b.
olio extravergine di oliva
ricotta salata

Portare ad ebollizione l'acqua per la pasta ed intanto, con un tritatutto, ridurre a granella le mandorle.
Quando l'acqua bolle salare e mettere giù la calamarata e il broccolo, lavato e ridotto a cimette, e far cuocere per il tempo indicato sulla confezione.
Intanto in una padella far soffriggere in un cucchiaio di olio l'aglio, il peperoncino e l'acciuga, facendola sfaldare. 
Scolare la pasta e i broccoli e ripassarli velocemente in padella, aggiungendo se serve un goccio di acqua di cottura.
Servire completando il piatto con la granella di nocciole mandorle, la ricotta salata grattugiata e un filo di olio a crudo.

P.S. un grazie di cuore va anche ad Anna della Delverde, che mi ha invitato a partecipare al concorso Lo Chef C'est Moi, e alla giuria che ha selezionato la mia ricetta! :)

martedì, ottobre 23, 2012

Un fine settimana con La Cucina Italiana

Eccoci, per oggi non vi darò nessuna ricetta perchè vorrei raccontarvi come ho trascorso un particolarissimo fine settimana. 
Tempo fa vi avevo detto di come avessi deciso di partecipare, un po' per curiosità, un po' per gioco, ad un contest indetto dalla famosissima rivista La Cucina Italiana, e di come inaspettatamente la mia ricetta fosse stata scelta, insieme ad altre dodici, come vincitrice. 
Inutile dirvi che per poco, a questa notizia, non cascavo dalla seggiola.....non avrei mai osato sperare tanto!!

Bene, il premio consisteva nell'invito a trascorrere due giornate, ospiti della rivista e della Provincia di Brescia, tra Ciliverghe di Mazzano (BS), dove si teneva in questi giorni un bell'evento dal titolo "L'Eccellenza del Gusto", e Bagolino (BS), dove con metodi e tradizioni antichissime si produce il bagoss, formaggio stagionato protagonista del contest.
Sono state due belle giornate, ricche di incontri e di esperienze.

E' stata l'occasione perfetta per conoscere di persona alcuni colleghi........

Foto dalla pagina Facebook de La Cucina Italiana


......per visitare la Casa Museo Mazzucchelli, settecentesca dimora location dell'evento, e vedere bellissimi oggetti di altre epoche.......









......per vedere dal vivo la bravura del Maestro Iginio Massari......





....e per assaggiare le sue creazioni......





......per imparare qualche piccolo trucco dal fotografo Riccardo Lettieri....

Foto dalla pagina Facebook de La Cucina Italiana

....e per scatenarsi nella degustazione delle eccellenze del territorio bresciano......









......per visitare l'azienda agricola Salvadori Amerigo, dove tuttora, per fare il formaggio, il latte si fa scaldare in un calderone sul fuoco di un camino.....



.....e dove il bagoss viene conservato in una cantina che sembra la grotta di Aladino....



......ma anche per godere della bellezza di un autunno clemente e di una natura semplice e generosa.....









Buona giornata amici!!

lunedì, ottobre 22, 2012

Raccolgo un attimo le idee e intanto...tagliata al pepe nero con sformatini ai broccoli e cannellini in insalata

Ragazzi, è stato un fine settimana decisamente movimentato, sono tornata a casa ieri sera tardi da una due giorni decisamente interessante e ricca di nuovi stimoli (e altrettanto stancante!). 
Qualcuno di voi sa già di che si trattava ed è ansioso di sapere come è andata (due giorni ospite de La Cucina Italiana e della Provincia di Brescia, un programma ricco ed interessante, eccellenze gastronomiche da assaporare.....), da parte mia vorrei raccontarvi subito tutto, ma io e il mio Fotografo Ufficiale abbiamo bisogno di un po' di tempo per riorganizzare le idee e le foto quindi resistete almeno fino a domani.....intanto posso dirvi che il frigorifero, quando ha visto la quantità di delizie che abbiamo portato come souvenir, ha pensato per un po' di cambiare lavoro!

Stamani poi per e-mail mi è arrivata una notizia FANTASTICA, non posso ancora darvela ma sono così felice ed eccitata che non riesco a star zitta del tutto....per ora diciamo che una mia "creatura" è decollata ieri, destinazione estero, per essere presentata ad un evento importante....aspetto con ansia l'esito di questo viaggio e appena so qualcosa vi renderò partecipi!!

Intanto nell'attesa deliziamoci con questa tagliata di Chianina!

Tempo di preparazione:
10 minuti

Ingredienti per 2 persone:
400 gr. di entrecote di Chianina
una manciata di grani di pepe nero
sale (possibilmente da macinare al momento)
olio extravergine di oliva

Circa un'ora prima di cuocere la carne estrarla dal frigo in modo tale che possa raggiungere la temperatura ambiente.
In un mortaio tritare grossolanamente i grani di pepe nero, quindi spennellare leggermente di olio la carne, cospargerla di pepe e lasciarla insaporire.
Far riscaldare bene a fiamma alta una piastra o una padella anti aderente, quindi adagiare la carne e farla cuocere alcuni minuti. Girarla senza bucarla e farla cuocere pochi minuti anche dall'altro lato (il tempo di cottura dipende dai gusti personali, ad esempio a me piace abbastanza al sangue per cui 3 minuti per lato sono stati sufficienti).
Quando la carne avrà raggiunto il grado di cottura desiderata, tagliarla a fette grossolane e servirla con del sale a granatura piuttosto spessa (io ho usato il Sale di Hallstatt, ragalatomi da una carissima amica, mecinato al momento) e con un filo di extravergine.

Io l'ho servita con dei fagioli cannellini freschi, lessati per circa un'ora con gli odori e conditi con sale, pepe ed olio, e con uno sformatino di broccoli.

venerdì, ottobre 19, 2012

Un antipasto di terra che più terra non si può: tonno di coniglio e verdure arrosto

Qualche giorno fa vi avevo promesso carne giusto?
Infatti avevo in programma una cenetta di cui avevo già (stranamente) deciso il menù con un certo anticipo, quindi mentre vi scrivevo avevo già il post pronto in frigo ad insaporirsi! :)

Premetto che a me piace molto il concetto di antipasto misto, e appena posso mi diletto sempre a preparare tre o quattro assaggi di qualcosa da servire all'inizio di una cena. Spesso si tratta di verdure, che io adoro e che cucino sempre con grande piacere, e di solito si accompagnano a formaggi vari e salumi.
Stavolta invece ho pensato di provare un paio di ricette della tradizione, povere ma gustosissime, che ho scoperto di recente. 

Una è il cosiddetto "Tonno di coniglio", un antipasto tipico torinese che affonda le sue radici nella cultura contadina piemontese. E' un piatto di per sè semplicissimo anche se richiede un po' di tempo per la cottura (circa un'ora e mezza), per il raffreddamento (almeno un paio d'ore) e per farlo insaporire (io l'ho lasciato marinare due giorni). Il risultato comunque, ve lo dico, merita abbondantemente! Non vi cito la fonte della ricetta perchè ne ho trovate tantissime tra libri, riviste e web, per lo più tutte stranamente concordanti. Io tra l'altro, che ve lo dico a fare, ho introdotto delle piccole varianti per cui ve lo racconterò così come l'ho fatto.

L'altra è la cipolla cotta sotto la cenere...ora, per dovere di cronaca vi avviso che il camino purtroppo non ce l'ho, ma un risultato analogo, anche se privo di quel sottile aroma di fumo, si può ottenere cuocendola in forno come vi racconterò. 

Infine già che c'ero ho cotto anche le barbabietole e il risultato è stato questo gustoso e colorato antipasto.


Per il tonno di coniglio (per 4 persone, tempo di preparazione....lunghissimo!)
600 gr. di coniglio a pezzi
una carota
un sedano
una cipolla
3-4 chiodi di garofano
un rametto di rosmarino
una foglia di alloro
un bicchiere di vino bianco secco
diverse foglie di salvia
peperoncino tritato
aglio
sale grosso q.b.
olio extravergine di oliva

In un'ampia casseruola portare ad ebollizione l'acqua con il sedano, la carota, la cipolla steccata con i chiodi di garofano, il rosmarino, la salvia e l'alloro (la ricetta originale prevede mirto e timo al posto di salvia e alloro, io non li avevo e mi sono arrangiata così!). Quando l'acqua bolle salare ed immergere il coniglio ben sciacquato, lasciandolo cuocere per almeno un'ora o comunque finchè non sarà ben cotto e la carne non comincerà a staccarsi dall'osso.
Lasciar raffreddare il coniglio nella propria acqua. raggiunta la temperatura ambiente scolare la carne e ridurla a sfilaccetti. Metterla in un barattolo o in un recipiente richiudibile alternando strati di carne, foglie di salvia, un poco di peperoncino (assente nella versione originale) e olio extravergine fino a coprire del tutto la carne.
Conservare in frigo un paio di giorni (si potrebbe anche sterilizzare i barattoli e conservarli più a lungo) e servire a temperatura ambiente.

 P.S. La ricetta originale prevede anche l'aglio, io lo digerisco poco quindi l'ho aggiunto solo intero e nelle ultime ore di marinatura.

Per le verdure arrosto (per 4 persone, tempo di preparazione un po' meno lungo!)
2 grosse cipolle rosse
3 o 4 barbabietole rosse, fresche
sale e pepe q.b.
olio extravergine di oliva
un po' di maggiorana e santoreggia (anche secche)

Avvolgere le cipolle intere, senza sbucciarle, in alluminio. Lavare accuratamente, senza sbucciarle, le barbabietole. Mettere la verdura sulla placca del forno e lasciar cuocere a 200° per circa un'ora e venti/un'ora e mezzo.
Estrarre dal forno e far raffreddare un po', quindi sbucciare separatamente le due verdure.
Ridurre la cipolla a spicchi e condirla con sale, pepe, olio e maggiorana.
Ridurre invece la barbabietola a dadini e condirla con sale, olio, pepe e un po' di santoreggia.
Lasciandola insaporire un po' le verdure prima di servirle. 

Buon appetito!!

giovedì, ottobre 18, 2012

Special Guest: Andrea e la sua crostata

L'altro giorno ero su Facebook e all'improvviso mi appare la foto di una crostata....dovete sapere che era metà pomeriggio, quell'ora in cui ci vorrebbe proprio uno spuntino, magari anche qualcosa di dolce e goloso per tirarsi un po' su il morale, e vedere quella bella crostata, ancora nella teglia, mi ha improvvisamente fatto sentire il profumo che aleggiava nell'aria, immaginare la sua consistenza burrosa, sentire il suo tepore.

Immediatamente ho deciso che mi avrebbe fatto piacere ospitare nel blog il mio amico Andrea, artefice del mio sogno ad occhi aperti, e di farci raccontare direttamente da lui come la fa. Anche perchè vi dico la verità, vedere un ragazzo non professionista che pone tanto amore nella preparazione di un piatto a me dà una bella sensazione.


E allora lascio la parola a lui, che mi ha raccontato così la sua crostata:

"Per la pasta frolla serve un limone di cui prendi la buccia, la spezzetti e la triti insieme a 80 gr di zucchero se hai un frullatore o simile!Poi aggiungi 2 uova, 300/400 gr di farina a seconda della consistenza che vuoi, 130 gr di burro morbido a pezzetti e un cucchiaino di vanillina (facoltativo) io lo metto!!
Amalgami tutto, io lo faccio col Bimby che ci mette 20 secondi sennò come ti pare anche a mano basta che venga duretta!! Fai un bel panetto compatto di pasta frolla, l'avvolgi con la pellicola e la metti in frigo per almeno un'ora!!
Accendi il forno a 180°, prendi la pasta e dovresti stenderla col mattarello e poi metterla nella teglia,ma spesso ti si rompe ecc. Io quindi faccio come per la pizza ne prendo una palla e la stendo direttamente nella teglia con le dita facendoci venire un bel bordo!! Aggiungi sopra la marmellata che vuoi magari un pò allungata con poca acqua sennò si secca e con la pasta avanzata fai le righe, io le faccio come i pici!!!!!!
Metti in forno 30/40 minuti e tiè!!!!!"

Tanto di cappello da parte mia, che sono assolutamente negata con i dolci!!

Un abbraccio virtuale ad Andrea e una grattatina amorosa alla sua fantastica compagna di passeggiate e di avventure, Fragola Wonder Dog!! :)

mercoledì, ottobre 17, 2012

Una ricetta, una garanzia: penne con zucca, speck e salvia

La zucca trionfa sulle tavole in questo periodo.

E pensare che quando ero piccina io, tanti, tanti, tantissimi anni fa, si conosceva poco e niente....credo che tra gli altri mi toccherà dire grazie ad Halloween, festa che nel suo contesto storico e culturale trovo veramente molto affascinante ma che onestamente, trapiantata di peso in Italia, non so se mi fa più ridere o mi fa più irritare! 
Si, lo so, piace a tanti, anzi, piace quasi a tutti ma che ci posso fare, pur essendo un'amante appassionata e curiosa delle usanze e delle tradizioni degli altri popoli che vivono vicini o lontani da noi, sono allo stesso tempo una sorta di integralista senza armi, soprattutto quando si tratta, o almeno così a me pare, di trapiantarci ex abrupto costumi ed usi che non trovano altra spiegazione se non quella di indurci, tanto per cambiare, a comprare, comprare, comprare.....

Questa pasta, come vi dicevo, è sempre una garanzia: ho imparato a farla dalla mia mamma, piccola grande esploratrice e sperimentatrice del gusto prima di me (d'altra parte da qualcuno dovevo aver preso, no?). 
Lei la fa con il rosmarino che ci sta davvero bene, io per una volta ho voluto provarla con la salvia che non è da meno. 


Tempo di preparazione:
25 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di penne (io Delverde)
una fetta di speck tagliata un po' spessa
2 fette di zucca senza scorza
uno spicchio di aglio
un peperoncino
qualche foglia di salvia
sale e pepe q.b.
parmigiano reggiano
olio extravergine di oliva
una piccola noce di burro

Portare ad ebollizione l'acqua per la pasta.
Intanto in una casseruola far soffriggere in un cucchiaio di olio l'aglio, il peperoncino e lo speck ridotto a dadini. Quando questo sarà abbastanza croccante, scolarlo dal condimento e metterlo da parte. Nello stesso olio aggiungere le foglie di salvia e la zucca ridotta a dadini e far cuocere per circa dieci minuti, regolando di sale ed aggiungendo, se necessario, un pochina di acqua.
Intanto cuocere al dente le penne, scolarle bene e condirle con il sughino della zucca, aggiungendo una noce di burro per mantecare bene, il parmigiano a volontà, i dadini di speck e, a piacere, una macinatina di pepe.

Lo so, lo so, sembra che ultimamente io cucini solo pasta o minestre.....prometto che tra i prossimi post avremo due dolci di due Special Guests e qualche bel piatto di ciccia come si deve!!

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