mercoledì, luglio 31, 2013

Gli spaghetti alla chitarra in salsa anchoïade e pomodoro fresco e.....dreaming of holidays!

Pensa che ti ripensa mi sono arresa all'evidenza ed ho deciso di apportare qualche cambiamento al mio programma ferie.

In origine avrei voluto prendermi una sola settimana ad agosto riservandomi un periodo di vacanza più lungo a settembre, mese che a noi sembra perfetto per prendere un aereo e partire.
Del resto viviamo in un posto di mare ed è bello anche rimanere da queste parti ad agosto (salvo turisti indisciplinati!) e andarcene a prendere una bella boccata di altrove in un momento in cui si può approfittare ancora di un buon clima, di prezzi più bassi e di maggiore tranquillità.
Non me ne vogliate ma finchè posso preferisco evitare di atterrare chissà dove e trovarmi comunque attorniata da ulteriori turisti vocianti come se non mi fossi mossa di un passo!

Ma torniamo all'evidenza, quella che con voce sempre più insistente tentava di farmi notare come io fossi drammaticamente fuori forma, priva di energie e capacità di concentrazione, estremamente bisognosa di riposo o, quanto meno, di un drastico cambio di ritmi.
E probabilmente non ero la sola in famiglia perchè una sera io e il Fotografo ci siamo guardati in faccia, visi tirati, borse sotto gli occhi, sorrisi spenti, e senza dirci nemmeno una parola abbiamo capito che la pensavamo allo stesso modo...... 

"A me una settimana sola non mi basta!"
"Nemmeno a me...."

Ecco, siamo onesti, non potevamo farcela stavolta, e così abbiamo allungato le ferie di agosto tagliuzzando qua e là quelle di settembre...con un po' di rimpianto lì per lì, ma allo stesso tempo con un sollievo che non sto a dirvelo!
Ed ora che è ufficiale e che posso contare i giorni che mi separano dal nove agosto sulle dita di due mani mi sento rinata, una boccata d'aria fresca mi ha riempito i polmoni, ecco, vedo la meta, ci siamo quasi...... :)

E perchè non preparare un piattino che sappia di vacanza, di mare, di Provenza?
Ecco, questa è un'idea!




(ricetta tratta dal numero di luglio 2012 di Cucina No Problem e liberamente interpretata)


Tempo di preparazione:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
180 gr. di spaghetti alla chitarra all'uovo
50 gr. di filetti di acciuga sott'olio
un cucchiaio di capperi
un paio di rametti di timo fresco (o secco)
la buccia di un limone non trattato
mezza fetta di pane casareccio secco (o tostato)
2 pomodori San Marzano maturi ma ben sodi
olio extravergine di oliva
sale q.b.

Portare ad ebollizione l'acqua per la pasta.
Intanto sgocciolare le acciughe dall'olio ed asciugarle con carta da cucina.
Pestarle in un mortaio (o con il frullatore ad immersione) insieme ad un paio di cucchiai di olio e ai capperi, fino ad ottenere una crema omogenea.
Aprire i pomodori e privarli dei semi, quindi ridurli in dadolata e lasciarli a parte a scolare.
Sbriciolare il pane con il tritatutto e insaporirlo con le zeste di limone e il timo.
Cuocere gli spaghetti alla chitarra al dente, condirli con la salsa anchoïade, aggiungere i dadini di pomodoro e servire subito completando con il pane tritato aromatico.

Speciale! 



lunedì, luglio 29, 2013

Il mangia&bevi al melone e cannella e grazie grazie grazie!

Grazie a chi ha scritto.
Grazie a chi ha telefonato.
Grazie a chi ha mandato un sms.
Grazie alle Bloggalline.
Grazie agli amici, a tutti gli amici.
Grazie alla sorella e al cognato.
Grazie ai suoceri.
Grazie ai miei genitori.

Tre giorni di festeggiamenti (eh sì, mi piace fare le cose in grande, son Leonessa in fin dei conti!), e tante coccole che mi hanno messo un immenso buonumore e ridato la carica per sopravvivere fino alle sognate ferie!

GRAZIE 





Tempo occorrente:
10 minuti

Ingredienti per 2 persone:
mezzo melone
un bicchiere di kefir (o un barattolino di yogurt magro)
un cucchiaino di cannella
un paio di cucchiaini di miele (facoltativi)
qualche cubetto di ghiaccio

Nel bicchiere del minipimer mettere il ghiaccio, il melone ridotto a pezzi, il kefir, il miele e la cannella.
Frullare alla massima velocità fino ad ottenere un composto cremoso ed omogeneo, tritando anche i cubetti di ghiaccio.
Servire subito.

Dopo il mare, dopo il lavoro, dopo una passeggiata, dopo la spesa, una merenda rinfrescante e dissetante alla quale io non so più dire di no! 

Gabi, questa la offro a te! 



venerdì, luglio 26, 2013

L'insalata di pomodori canditi e....sorry!

Ve lo confesso, il mio rammarico in questo ultimo periodo è quello di non riuscire a rispondere ai messaggi che mi lasciate sul blog.
Ne facevo un punto di soddisfazione personale di rispondere sempre puntualmente a tutti, credo sia il minimo che io possa fare per ricambiare la vostra premurosa visita.

Mi sembra di essere sciatta adesso che non riesco, un po' come se voi veniste  a trovarmi e io, invece di accogliervi al massimo, mi facessi trovare in ciabatte ai piedi e bigodini in capo e senza nemmeno un caffeino da offrirvi!
Mi volete bene lo stesso??? Io si, quindi perdonatemi se non sono un granchè come padrona di casa in questo momento, ma lo sapete, ormai è un po' che me ne lamento, sono stanca e il cervello va a scartamento ridotto. Ok??? 

Vabbè, avete presente quelle cose che dite sempre di voler provare a fare ma non fate mai?
Ecco, una delle mie sono i pomodori canditi, altrimenti molto figamente detti confit.
Sono anni e anni che regolarmente mi dico "Ah sì, devo fare i pomodori canditi" e anni e anni che puntualmente non li faccio.
Poi il post di Maddy da una parte, ed una ricettina che ho trovato su un vecchio numero di Cucina No Problem (luglio 2011) dall'altra, mi hanno fatto dire "O stavolta o mai più!".

E così eccoli, fatti, e poi conditi in insalata, un vero paradiso il cui gusto merita assolutamente le due ore di forno acceso a 100° !!!






Tempo occorrente:
2 ore e cinque minuti

Ingredienti per 2 persone:
500 gr di pomodori Piccadilly
sale q.b.
zucchero di canna q.b.
olio extravergine di oliva
un cipollotto fresco (meglio ancora se di tropea)
un cucchiaio di capperi 
due rametti di maggiorana fresca
aceto

Lavare i pomodori, asciugarli e dividerli a metà.
Disporli su una teglia foderata di carta da forno bagnata e strizzata, con la parte del taglio rivolta verso l'alto.
Condire con il sale e lo zucchero di canna, irrorare con un filo d'olio e mettere a candire in forno a 100° C per due ore*.
Intanto affettare sottilmente il cipollotto e metterlo a bagno in una tazza di acqua fredda acidulata con un cucchiaino di aceto, per renderlo più dolce e digeribile.
Sciacquare anche i capperi dalla loro salamoia e tamponarli con carta da cucina.
Trascorso il tempo necessario raccogliere i pomodorini in una ciotola, unire i capperi, i cipollotti sciacquati ed asciugati, le foglie di maggiorana fresca, condire con un poco d'olio e gustare così, da soli o come accompagnamento a carni o pesci alla griglia.

Ve l'ho già detto che sanno di Paradiso??? 

*Lo so, due ore son tante ma guardiamo il lato positivo, il quel lasso di tempo non dovete fare praticamente nulla per i pomodorini e potreste tranquillamente fare quello che vi pare, che so, un pisolino, un salto al mare, leggere un libro, farsi le unghie, chiacchierare con le Bloggalline, oppure per gli amanti del sacrificio stirare il bucato, pulire casa, spolverare la libreria......io ve lo dico, opterei per il pisolino :)

Baci, buon we!!!

mercoledì, luglio 24, 2013

I fusilli con tonno e zucchine allo zafferano e una mattina di queste ammazzo qualcuno!!!

N.B. Il contenuto di questo post è da leggersi in chiave assolutamente ironica.....forse!

Prima o poi lo farò davvero, vi avverto.
Ma non con premeditazione, vi assicuro!
Sarà un incidente anche se, non posso negarlo, un filino di soddisfazione in fondo lo proverò!
Chissà se mi porterete le torte in galera??? 
Con le amiche pasticcere che ho evadere dovrebbe essere un gioco da ragazzi!!!!

La storia è questa.
Dovete sapere che io vivo in un paesino sulla riva del mare, per nove mesi all'anno dimenticato da Dio e dagli uomini. 
Una pace, un silenzio (anche una certa umidità c'è da dire!!), una meraviglia.....poi una mattina ci si sveglia, hanno chiuso le scuole e ci si ritrova invasi. 
Di punto in bianco. 
Da un giorno all'altro.

All'improvviso non si è più soli, non c'è più silenzio, e non si parcheggia più.
Macchine ovunque.
Ma a dispetto del traffico e dell'evidenza i miei beneamati turisti, per non so quale incantesimo maligno, credono di essere approdati in un paese dove magicamente è scomparsa ogni traccia del codice della strada.

Io vi farei vedere davvero con i vostri occhi, cose che a raccontarle sembrano esagerazioni ma vi giuro, non lo sono..... macchine che vanno allegramente in totale controsenso su strade appena sufficienti a far passare un solo veicolo; risciò larghi come tir che si piazzano in mezzo alla strada e procedono lenti e beati mentre il malcapitato automobilista in coda impreca perchè sta facendo tardi al lavoro; nonne forse stanche di vivere che si gettano in mezzo alla strada con cospicuo codazzo di nipoti multiformi rigorosamente lontano dalle strisce pedonali; ragazzini che sbucano senza controllo da ogni dove; pattini, mono pattini, Marino il Trenino, ci mancano solo un paio di pedalò a solcare con nonchalance la piazza della chiesa e il panorama dell'assurdo sarebbe completo.
O quasi.
Perchè non vi ho ancora parlato dei peggiori: i ciclisti.

Io una mattina o l'altra davvero ne ammazzerò qualcuno. 
E non sto parlando di quelli che in bici sono abituati ad andarci, ma dei ciclisti da vacanza. 
Perchè appena arrivati tutti, e dico tutti, si affittano una bici. 
O liberano dalle ragnatele dei secoli quelle sepolte negli scantinati della casa al mare, si, tipo la bici della bisnonna che dai, per il mare va benissimo.

E allora li vedi sciamare per le strade peggio delle cavallette in Egitto!
Vecchini che a malapena si tengono in piedi, bambini che sono appena usciti dalle fasce, ragazzotti adolescenti dall'ormone più grosso di loro, ragazzette belline con la bici in tinta con lo smalto dei piedi, babbi mamme nonne sorelle zii cugini cani gatti opossum tutti in bici. 
E tutti rigorosamente senza regole.
Occupano in stormi compatti tutte le strade, cambiano corsia senza preavviso, bruciano gli stop e i dare la precedenza, tagliano la strada a destra e sinistra, sbucano da dietro gli angoli assolutamente in contromano, anche se hanno i bimbi piccoli nel seggiolino non importa, la strada è loro, loro sono al mare, loro respirano lo iodio e tu, povero residente sfigato che ti devi prendere la macchina tutti i giorni per andare a lavorare, dovresti solo sparire oppure stare molto attento a non dar fastidio alle loro leggiadre evoluzioni degne di farfalle felici e lievi e colorate!

Allora ve lo dico, io una mattina di queste, nel girare il solito angolo, mi troverò una di queste creature incastonate nel parabrezza e vabbè, me l'aspettavo, ma sappiatelo, non era deliberato, sono tollerante io, però in fondo in fondo....... :)


Pappa và!!!


Tempo occorrente:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
160 gr. di fusilli (io Delverde)
un barattolo di ventresca di tonno
2 zucchine
un cipollotto novello
una bustina di zafferano
qualche foglia di prezzemolo
sale q.b.
olio extravergine di oliva
peperoncino a piacere

Portare ad ebollizione l'acqua per la pasta.
In una padella abbastanza capiente far appassire in un paio di cucchiai di olio il cipollotto affettato, il peperoncino e metà del prezzemolo tritato.
Aggiungere quindi le zucchine lavate e tagliate a dadini, salare un poco e far saltare velocemente a fiamma media fino a che non saranno dorate.
Unire il tonno sgocciolato, farlo insaporire un paio di minuti con le zucchine (che devono rimanere belle croccanti), aggiungere un poco dell'acqua della pasta, lo zafferano e spegnere.
Cuocere la pasta al dente secondo i tempi indicati sulla confezione, saltarla per farla insaporire nella padella con il condimento, quindi servire spolverizzando con prezzemolo tritato.

Piatto magari non troppo fantasioso ma estivo e molto appetitoso, da servire a piacere anche freddo avendo però cura di scolare la pasta qualche minuto prima e di raffreddarla sotto il getto corrente dell'acqua fredda.




lunedì, luglio 22, 2013

22 luglio 1978

Giorno importante, lasciatemelo dire.

Giorno in cui emetteva il suo primo vagito un bambino speciale.

Io l'ho conosciuto già grande, con quella scorza un po' rude che gli piace mostrare.

L'ho conosciuto nel giorno più fortunato della mia vita.

La mia metà.

Senza di lui io oggi non sarei io.

E senza il suo appoggio, la sua presenza, le sue foto e il suo impagabile ruolo di cavia 
The Dreaming Seed forse non esisterebbe.

Auguri Amore Mio 







giovedì, luglio 18, 2013

Dip di ceci e kefir e ora basta!

"Ora basta" è quello che mi son detta ieri pomeriggio all'ennesimo sospiro sconsolato!

Ok, fa caldo, ho la pressione bassa, le ferie sono solo un lontanissimo miraggio, ho il sonno travagliato, le gambe gonfie eccetera eccetera ma insomma basta! 

Che poi tutto questo lamentarmi non è mica da me!
Perchè è un'arma a doppio taglio, si comincia così, quasi con leggerezza, quasi perchè è dovuto, e si finisce con il convincersi davvero che è tutto un disastro. 
L'animo si appesantisce e sospiro dopo sospiro è un attimo ritrovarsi in caduta libera verso il disfattismo!

Eh no eh, non ci sto!
Già che fa caldo, già che ho la pressione bassa, già che le ferie sono solo un lontanissimo miraggio eccetera eccetera eccetera vorrò mica passare l'intera estate a lamentarmi?
Che poi ricordiamocelo, sarebbe anche la mia stagione preferita!
Quindi Roby basta, dritte quelle spalle, un bel sorriso, un bel respiro e ricominciamo.......

E da dove se non dalla cucina?
Beh, se siete in cerca di un piatto ultralight, che sazi la vostra fame di cose fresche e disseti anche il vostro organismo assatanato di vitamine e sali minerali, questa ricetta fa proprio al caso vostro!

Non l'ho chiamato hummus perchè rischierei la fatwā , non la chiamo crema perchè mi fa subito pensare ad una roba calda più adatta a temperature invernali e freddi polari, la chiameremo dip, dal verbo inglese che significa "immergere, inzuppare", perchè rende bene l'idea.




Tempo occorrente:
15 minuti

Ingredienti per 2 persone:
un barattolo di ceci lessati (io bio)
mezzo bicchiere di kefir (potete sostituirlo con mezzo barattolino di yoghurt magro)
un mazzetto di steli di erba cipollina
un peperoncino
sale q.b.
un filo di olio extravergine di oliva
verdure fresche di stagione a piacere (carote, cetrioli, peperoni, pomodorini......)

Nel bicchiere del mixer versare i ceci scolati e sciacquati dal loro liquido di conservazione, aggiungere il kefir, un pizzico di sale e l'erba cipollina.
Azionare il mixer fino ad ottenere una crema omogenea.
Servire in una ciotola con un filo d'olio e il peperoncino sminuzzato.

Perfetto da accompagnare con crostini e pane arabo, a mio avviso è anche meglio come salsina in cui intingere tante belle verdure fresche di stagione, un po' come se fosse un pinzimonio: bastoncini di carote e cetrioli, faldine di peperoni crudi colorati, ravanelli, pomodorini, e chi più ne ha più ne metta! 
Con questa salsa leggera e povera di grassi diventano come patatine, una tira l'altra!!!

E anche voi, che come me sudate e sospirate e sognate le ferie, su col morale, che in fondo è solo un'estate, mica un'Apocalisse :)

lunedì, luglio 15, 2013

Gli involtini di carpaccio piccanti e oh, no, monday again!!!

Ecco, è volato!

Un week end bellissimo di festa riposo relax sparito in un attimo.
Giusto il tempo di assaporare le emozioni e si torna alla sveglia crudele che suona, ai doveri, al lavoro......che poi dico io, ma se le scuole chiudono per tre mesi di vacanza all'anno nei mesi più caldi, ci sarà un perchè no???

Ecco, io sarei per tre mesi di ferie all'anno, sono sicura che saremmo tutti più felici e produttivi, non siete d'accordo?? Scommetto di sì!

Comunque se per caso anche voi come me nei giorni scorsi non vi siete fatti mancar nulla, se anche per voi il we è stato ricco di brindisi e buon cibo, oggi non perdetevi questo piatto leggerissimo ma gustoso.

E se non vi piace il carpaccio tranquilli, una rapida passata sulla piastra rovente e il gioco è fatto!



Tempo occorrente:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di carpaccio di chianina freschissimo
tre zucchine freschissime
un mazzetto insalatine novelle miste
un paio di pomodori da insalata
una manciata di olive nere (le mie le avevo fatte insaporire in precedenza con zeste di limone, peperoncino e timo)
pasta wasabi
erbe aromatiche a piacere (io maggiorana e timo limone)
sale q.b.
10 gr. olio extravergine di oliva (io Intini blend Denocciolato)
aceto di mele

Lavare più volte accuratamente, asciugare e spezzattare grossolanamente l'insalata, disponendola in un piatto di portata insieme alle erbe aromatiche.
Lavare, asciugare e ridurre a spicchi i pomodori, appoggiandoli sull'insalata.
Lavare le zucchine, privarle dell'anima e ridurle in bastoncini sottili.
Con una punta di wasabi (poco che è piccantissimo) insaporire ogni fetta di carpaccio, salare un poco, quindi adagiare un mazzetto di bastoncini di zucchina sulle fette e chiudere arrotolando la carne su se stessa (se le fette dovessero essere grandi converrà ricavare due o più involtini da ognuna di esse).
Adagiare gli involtini sul letto di insalata, completare con le olive nere, e servire condito con un'emulsione ottenuta agitando in un barattolo un pizzico di sale, l'olio e poche gocce di aceto di mele.

Freschissimo sia come antipasto estivo che come secondo piatto rapido, è ottimo anche come piatto unico in un pasto leggero.

P.S.: scusate la scarsa eloquenza ma il caldo mi offusca la dialettica! :)


venerdì, luglio 12, 2013

Il tonno sott'olio con cipollotti novelli e finocchietto selvatico e....Thanks God It's Friday

Apice della stanchezza oggi.
Son qui che mi sogno un cuscino e giuro che il primo che incontro lo faccio mio in un abbraccio appassionato!

Ma è venerdì, finalmente, e davanti a me vedo solo cose belle e divertenti.
Stasera la cena di compleanno della mia mammotta (auguri mammotta!!) e grandi festeggiamenti per lei, domani relax in piscina in un posto magnifico e altra festa di compleanno (auguri Heidy!), domenica mare mare mare.
Un we di affetti amici buon cibo musica, e non potrei onestamente chiedere di più in questo momento!

E allora oggi vi lascio con una bella carica di positività, e con una ricettina veloce veloce veloce, semplice semplice semplice, ma buonaaaaaa da leccarsi i baffi.
Si fa in meno di dieci minuti ma occhio, va preparata in anticipo perchè più si insaporisce meglio è!



Tempo occorrente:
10 minuti per la preparazione + qualche ora per il riposo

Ingredienti per 2 persone:
un trancio di tonno fresco (spessore di circa due centimetri)
un cipollotto novello
un mazzetto di finocchietto selvatico (in alternativa potete usare le barbe di un finocchio o i semi appena pestati)
peperoncino macinato q.b.
sale q.b.
olio extravergine di oliva (io Monocultivar Picholine Intini)
un cucchiaio di aceto bianco di vino

Affettare sottilmente il cipollotto e metterlo a bagno per circa un quarto d'ora in una ciotola con acqua fredda e un cucchiaio di aceto (diventerà più digeribile!).
Ridurre il tonno in dadi di circa due centimetri di lato, e cuocerlo velocissimamente (due-tre minuti) in una padella antiaderente ben calda, senza aggiungere condimenti.
Disporre il tonno in un recipiente tipo Tupperware ed aggiungervi il finocchietto spezzato grossolanamente, in modo che rilasci il suo sapore ma che si possa poi scansare facilmente).
Condire con sale e peperoncino macinato fresco.
Aggiungere gli anelli di cipolla sciacquati ed asciugati, coprire con olio extravergine di oliva e lasciare insaporire qualche ora, o meglio tutta la notte.

Una sciocchezza a farsi, davvero, ma di sicuro successo!

Baci a tutti 

P.S. si, sono diventata decisamente lunatica con la vecchiaia :)



mercoledì, luglio 10, 2013

L'arista alle pesche e bacche di coriandolo e....non ho voglia, o forse si!!!

Uffff, la verità è che non ho voglia!
Non ho voglia di svegliarmi la mattina e andare in ufficio.
Non ho voglia di fare le pulizie domestiche.
Non ho nemmeno una gran voglia di cucinare, se proprio ve la devo dire tutta.
Ancor più grave non ho nemmeno troppa voglia di mangiare.
E di sicuro non ho voglia di scrivere.

Incagliata in una secca di risorse psico-fisiche, vivrei  a risparmio energetico.

O in alternativa avrei voglia di leggere fino a tarda notte.
Di ascoltare musica in cuffia ad alto volume, un po' come sabato sera al concerto dei Muse all'Olimpico, con la pelle d'oca strisciante e ondate di emozioni che arrivavano da ogni dove.
Ma soprattutto avrei voglia di infilare una manciata di cose in valigia e partire......per dove non lo so, ma partire.

Perchè forse la mia stanchezza stavolta si combatte così, a suon di cose nuove, stancanti, emozionanti, che scombussolano, insegnano, sfidano e riempiono una quotidianità a tratti un po' trita.

Ma le vacanze son lontane, lontanissime, e allora se deve essere novità, che lo sia almeno nel piatto!




Tempo occorrente:
un'ora e quaranta circa

Ingredienti per 2 persone:
400 gr. di arista di maiale
due pesche
un cucchiaio di bacche di coriandolo
una cipolla rossa di Tropea
mezzo bicchiere di vino bianco secco
sale e pepe q.b.
olio extravergine di oliva
mezzo litro di brodo vegetale

Legare l'arista con una serie di giri di spago da cucina affinchè mantenga la forma (spesso si trova però già legata e si può saltare questo passaggio).
In un mortaio pestare grossolanamente i semi di coriandoli, quindi unire un pizzico di sale e una bella macinata di pepe fresco e miscelare in modo da avere un condimento omogeneo.
Con il mix di coriandolo massaggiare accuratamente la carne in modo da condirla tutta.
Versare in un tegame un cucchiaio di olio e farvi rosolare l'arista su tutti i lati.
Nel frattempo sbucciare sia le pesche che la cipolla e ridurre entrambe a dadolata non troppo fine.
Sfumare l'arrosto con il vino bianco e quando quest'ultimo sarà evaporato unire le pesche e la cipolla.
Versare il brodo vegetale, coprire  e lasciar cuocere a fiamma bassa per circa un'ora e mezza, allungando se necessario con altro brodo.
A fine cottura prelevare l'arrosto, regolare se necessario di sale la frutta e frullare con il minipimer fino ad ottenere una salsa densa ed omogenea.
Servire l'arista affettata con la sua salsa.

Non avevo voglia di cucinare eh, ma questa arista mi ha fatto tornare l'appetito!! :)


giovedì, luglio 04, 2013

Porte e finestre dei miei viaggi


Avrei parlato di cibo.
Di ricette.
Di kefir.
Ne avrei raccontata una delle mie.
Poi ho visto tanti post 
che parlavano di porte e finestre
e sono andata a capire perchè.

E allora non ho resistito.
Sarà che ho tanto bisogno di partire.
Sarà che vorrei altri e nuovi confini da valicare, adesso.
Sarà la forte carica simbolica di quelle aperture che si chiudono.
Di quei serramenti che si aprono.
Sarà che son come metafore.

Cara Monica, queste porte son per te!!!


Le ho scelte per ricordarmi che 
la vita non è uguale ovunque ma gli uomini e le donne sì.......

Matmata, Tunisia, 20 agosto 2009
Foto di Francesca Paris


.......che tutto passa, persino le città,
 e resta solo cielo e terra........
(ma che cielo, e che terra!!!)


Çavuşin, Turchia, 15 settembre 2011
Foto di Andrea Raffaelli


...e che anche dove sembra che tutto caschi a pezzi
la vita si ostina a vincere, con tenacia e un pizzico di poesia!


Fes el-Jdīd, Marocco, 11 settembre 2012
Foto mia (ebbene sì, talvolta anche io!)



martedì, luglio 02, 2013

L'insalata tiepida di lenticchie e barbabietole con salsa allo zafferano e....la famiglia cresce!!!

E qualcuno di voi starà già saltando sulla sedia!!!

Ma nooooo, non è una creatura, e che ve lo direi così????

No, non è neanche un gatto nuovo, qui ci barcameniamo in due umani e cinque gatti in uno spazio misero per cui figuriamoci se posso pensare di prendermi un altro animaletto, e dove lo ficco??? Ma nemmeno un porcellino d'India, un canarino, una tartarughina ......
Poi va a finire che il Fotografo mi mette a dormire sullo zerbino fuori della porta!

E no, se state pensando che mi sia decisa almeno a dar vita ad una piccolissima pasta madre vi state sbagliando ancora, troppa responsabilità, troppo impegno, troppe cure, considerando poi che noi il pane lo mangiamo talmente poco.....oddio, non nego che mi piacerebbe ma siamo realisti, il mio futuro da panettiera è morto quel giorno lì della baguette!!!!

E allora giustamente comincerete a chiedervi di cosa vado farneticando!!! 
Beh, sono lieta di annunciarvi che in casa sono arrivati loro, portati con tanto amore da Zia  Barbara in un vasetto di vetro, bruttini, viscidini, bianchicci ma tanto tanto tanto utili.....e poi a dire il vero mi ci sto affezionando un sacco e, dàgli oggi e dàgli domani, alla fine non mi sembrano più nemmeno tanto brutti! 
Persino Andrea ha smesso di guardarli di traverso e ha cominciato, cautissimamente, ad apprezzarli!

Sono i kefiran, quei simpaticissimi Cosi che nutriti a suon di latte danno in cambio il kefir, una bevanda ricca di fermenti lattici e probiotici ottenuta appunto dalla fermentazione del latte.
Beh, io me ne sono innamorata!!!

Sono arrivati in casa da un paio di settimane.
Io ogni giorno svuoto il barattolo in cui vivono in un colino, mi prendo la mia produzione quotidiana di kefir, rimetto i Cosi nel loro barattolo, li ricopro di latte e via, loro sono felici e crescono belli paffuti, io sono felice perchè con il loro prodotto posso fare mille cose: bermelo semplicemente così come è, mangiarmelo a colazione con cereali e un po' di miele, frullarmelo insieme a ghiaccio e frutta fresca per una bevanda dissetante nelle ore più calde, e cucinarlo come meglio credo.
Il sapore, fresco e acidulo, è di fatto molto simile a quello dello yogurt magro, la consistenza però è meno cremosa e il procedimento per produrlo molto più elementare.
Il kefir ha tra l'altro delle doti sorprendenti dal punto di vista della salute in tavola, per approfondire le quali vi rimando QUI.

Ma forse la cosa che mi fa più impazzire, lo ammetto, è il pensiero che i miei Cosini, generazione dopo generazione, siano arrivati a me partendo da un'antica tenda nomade del Caucaso attraverso secoli di storie, di mani, di vicende, e vi confesso che ogni giorno, mentre filtro il mio kefir e rinnovo il latte, mi sembra di riscoprire una parte antica di me........

Dunque cari lettori siete avvisati, dopo il periodo pomodorino secco, dopo la fase zafferano, dopo il ciclo pistacchio e dopo l'ossessione per il finocchietto una nuova mania sta nascendo qui, quella del kefir!
Non vi resta che farvene una ragione, rassegnarvi e sperare che passi presto.
In alternativa posso suggerirvi di approfittare della migrazione a bloglovin' per perdermi di vista, almeno per un po'!!!




Tempo di preparazione:
un'ora e dieci (diventano 15 se partite da ingredienti precotti)

Ingredienti per 2 persone:
2 barbabietole fresche, crude (potete sostituirle con quelle precotte)
100 gr. di lenticchie piccole secche (potete sostituirle con quelle precotte)
un bicchiere di kefir (potete sostituirlo con altrettanto yogurt magro)
sale e pepe q.b.
una bustina di zafferano
olio extravergine di oliva
un paio di rametti di timo
un paio di rametti di maggiorana
una foglia di alloro
mezza cipolla

Accendete il forno a 180°.
Eliminate le foglie delle barbabietole, lavate accuratamente le radici con una spazzolina sotto l'acqua corrente e, senza sbucciarle, mettetele in forno per un'ora circa.
Intanto procedete alla cottura delle lenticchie: in una pentola mettete le lenticchie risciacquate, gli odori (timo, maggiorana, cipolla e alloro) e coprite con abbondante acqua, portando poi a bollore.
Abbassare quindi la fiamma (è preferibile che l'acqua non bolla in maniera troppo vivace per non mantenere integre le lenticchie) e lasciar cuocere le lenticchie per una ventina di minuti (a seconda delle dimensioni potrebbe però volerci un po' di più).
In una ciotola mescolare il kefir con lo zafferano, un cucchiaino di sale, un filo di olio e una macinata di pepe fresco fino ad ottenere una salsina omogenea.
A cottura avvenuta sbucciare le barbabietole e tagliarle a fette o cubetti (occhio che scottanoooooo!!!).
Scolare le lenticchie ed unirle alle lenticchie.
Lasciare intiepidire un po' quindi servire con la salsina allo zafferano e, a piacere, con qualche foglia di timo e maggiorana.

L'acido del kefir compensa pienamente la dolcezza delle barbabietole, e le erbe aromatiche e lo zafferano fanno il resto.
Ottima tiepida è buona anche lasciata insaporire e mangiata fredda. 
Per la presenza di verdure e legumi insieme può diventare tranquillamente un piatto unico leggero, colorato e gustoso!





Con questa ricetta partecipo al contest di Colors and Food: Luglio in Viola e Giallo




e al contest Cereali&Co. in Insalata di Kucina di Kiara
in collaborazione con Melandri Gaudenzio




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