venerdì, maggio 31, 2013

La padellata veloce di maiale al finocchio e....dream on!

Svegliarmi per me è sempre un dramma.
Lotte interminabili con la sveglia che suona, posponi, riposponi, posponi ancora....
Alla fine rassegnata mi alzo, ma ogni azione sembra costarmi ogni singola goccia di energia disponibile.
Occhi appiccicosi, a nulla vale il primo caffè della giornata.
Acqua ghiacciata sul viso, almeno quella funzionasse, nulla!
Tutta una corsa, sempre in ritardo......

Per questo mi piace tanto quando entro in macchina, accendo la radio, e becco una canzone che mi piace, o che mi carica, o che mi dice qualcosa.
Come stamani!

Sing with me, sing for the year
Sing for the laughter, sing for the tear
Sing with me just for today 
Maybe tomorrow, the good lord will take you away 

Yeah, sing with me, sing for the year 
sing for the laughter, sing for the tear
sing with me, just for today 
Maybe tomorrow, the good Lord will take you away 

Dream On Dream On Dream On 
Dream until your dream comes true

(Video QUI)

E' tutto il giorno che la canticchio, e mi mette di buonumore, ed allora la condivido con voi!

Come questa ricetta.
E' un piatto rustico, abbastanza veloce, molto semplice, ed indubbiamente gustoso!





Tempo occorrente:
30 minuti

Ingredienti per 2 persone:
250 gr. di spezzatino di maiale (io ho usato l'arista)
due salsicce fresche
una decina di datterini
un cucchiaio di semi di finocchio
uno spicchio di aglio
un peperoncino
olio extravergine di oliva
sale q.b.

In una padella ampia far soffriggere in un filo d'olio lo spicchio di aglio intero, il peperoncino e i semi di finocchio, quindi unire le salsicce divise in bocconcini (circa sei per ogni salsiccia).
Mentre le salsicce si rosolano tagliare lo spezzatino di maiale in pezzi di circa un centimetro di lato.
Unirlo alle salsicce e lasciar dorare bene i dadini di carne.
Aggiungere quindi i datterini lavati e divisi a metà, regolare di sale, coprire e lasciar cuocere per dieci-quindici minuti.
Servire ben caldo, completando a piacere con altri semini di finocchio.

Noi l'abbiamo mangiata accompagnata con patate novelle affettate sottilissime (buccia inclusa) e cotte al forno con sale olio e rosmarino.

Baci, buon week-end e mi raccomando eh......dream on!!!!!



giovedì, maggio 30, 2013

Ebbene sì......i muffin integrali con cuore di confettura di fichi e mandorle!!!

Chi mi conosce da un po' rimarrà scioccato, lo so!!!

Io che non vado pazza per i dolci.
Io che oltre alla crostata e al clafoutis non vado.
Io che non ho mai fatto un muffin in vita mia. Ma davvero eh!
Io, proprio io, nel pieno possesso delle mie seppur labili facoltà mentali, l'ho fatto!

Non so se sia stata colpa delle ripetute provocazioni di Elisa, o del bombardamento di immagini e ricette a cui sono sottoposta da quando ho il blog, fatto sta che alla fine ho capitolato.
Ero lì, avevo mezz'oretta da riempire e in un raptus immediato e improcrastinabile li ho fatti.....

Ad essere onesti i primi della mia vita non sono venuti un granchè perchè......non so se a voi capita, ma quando io decido che devo fare una cosa la devo proprio fare subito!!!!
Non importa se ho aspettato anni per decidermi, non importa se gli stampini da muffin stavano lì dimenticati da mesi e mesi e mesi, avevo deciso di farli anche se non avevo il lievito adatto! 
Risultato ovviamente pessimo, ma una volta rotto il ghiaccio comprare il lievito giusto e rifarli è stato un attimo!!

La ricetta l'ho presa da QUI e visto che, lievito a parte, mi era sembrata buona, l'ho utilizzata anche la seconda volta.
Ho dimezzato le dosi, ho sostituito la farina normale con l'integrale e lo zucchero normale con zucchero di canna. Per il ripieno ho usato una confettura di fichi con pezzetti di mandorle che ci stava una favola.
Per il resto ho seguito esattamente le indicazioni e ne sono venuti fuori dei muffin morbidi, fragranti, rustici, non troppo dolci.....

Un amore al primo morso, tanto che adesso mi sto chiedendo "ma perchè ho aspettato tanto????"




mercoledì, maggio 29, 2013

I rigatoni con crema di ricotta e zucchine alla maggiorana e pistilli di zafferano

Oggi mi perdonerete se non mi perdo tanto in chiacchiere, vero?
O magari vi sentirete addirittura sollevati all'idea, dite la verità!

Passo subito al piatto, di nuovo un primo, e lo so, che ci posso fare, ultimamente mi è presa così....che poi io già la pasta solitamente la adoro, negli ultimi tempi mi sembra che non mi vada altro!
E così l'altra sera, che avevo in frigo un rimasuglio di ricotta da smaltire, ho pensato di utilizzarla in questo modo......
.


Tempo occorrente:
25 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di rigatoni (io Delverde)
2 piccoli cipollotti novelli
70 gr. di ricotta di pecora
3 o 4 zucchine, di quelle novelle
alcuni rametti di maggiorana fresca
Parmigiano Reggiano
un pizzico di pistilli di zafferano (io Zafferano Purissimo di Maremma)
olio extravergine di oliva
sale q.b.

Mettere a bollire l'acqua per la pasta.
Intanto in una padella far appassire in un filo d'olio i cipollotti novelli, tagliati sottili nel senso della lunghezza.
Unire quindi le zucchine affettate sottilmente, salare un poco e saltare a fiamma vivace per circa cinque minuti.
Mettere i pistilli di zafferano su un pezzetto di carta di alluminio, chiudere e appoggiarvi sopra il fondo della padella ben caldo, lasciandoli "tostare" qualche minuto.
Intanto nel bicchiere del mixer versare la ricotta, le foglioline di maggiorana e le zucchine (tenendone da parte solo un po' per la decorazione del piatto), quindi frullare fino ad ottenere un composto omogeneo. Se dovesse essere necessario allungare un po' la crema con l'acqua che sta per bollire o con un filo di latte.
Cuocere la pasta al dente, scolarla, condirla con la crema di ricotta e zucchine e servirla ben calda completando con le zucchine tenute da parte, i pistilli di zafferano tostati e una ricca spolverata di Parmigiano.

martedì, maggio 28, 2013

Happiness is Homemade, il pdf

Ciao a tutti!
E' stata durissima ma ce l'ho fatta!

Mi ci sono volute notti insonni, pasti saltati (non è verooooo!!!), qualche pacco di tranquillanti, uno staff di consulenti ma alla fine sono uscita viva da tutte le bellissime ricette che mi avete mandato per il contest Happiness is Homemade, con in mano una selezione sudatissima di sette menù da inserire nel pdf dedicato a questo tema.

Vi dicevo che non è stato facile, affatto, ma ho cercato di creare dei menù che risultassero il più possibile omogenei, gradevoli, di stagione e con piatti abbinati tra loro nel modo più armonico e  piacevole possibile.
Sia chiaro che non si tratta di un giudizio di valore nè di sostanza, e soprattutto che non si tratta delle ricette vincitrici del contest, della cui selezione si sta occupando lo chef Giuseppe Capano.

E dunque ecco i frutti del mio faticosissimo lavoro.......

Menu dalla Terra #1



Menu dalla Terra #2


Menu dal Mare #1


Menu dal Mare #2


Menu dall'Orto #1


Menu dall'Orto #2


Menu Ethno-Fusion


Mi sono già messa a lavoro per impostare il documento, ma prego vivamente gli autori di tutte le ricette selezionate di esprimere con un commento, un messaggio Facebook o un'e-mail il loro consenso all'inserimento dei propri piatti nel pdf.

Grazie ancora a tutti 


Source

domenica, maggio 26, 2013

La marmellata di fragole al cardamomo

Marmellata......confettura.....faccio una gran confusione, nonostante più di una volta abbia cercato di venire a capo dell'annosa questione.
Nel dubbio, chiamiamola marmellata, anche perchè è così che la definisce il libro "Conservare frutta e verdura", testo a cui faccio riferimento ogni volta che mi salta in mente di trasformare qualche frutto o verdura di stagione in una conserva. 
Anche stavolta, ma con una mia piccola ma significativa variante, l'aggiunta del cardamomo, fresco, aromatico, leggermente pepato, perfetto!




Tempo occorrente:
30 minuti + 12 ore per far macerare la frutta 

Ingredienti:
1 kg di fragole
300 gr. di zucchero (io di canna)
sei o sette capsule di cardamomo

Lavare accuratamente le fragole, asciugarle con delicatezza e privarle del picciolo.
Tagliare la frutta a pezzi e farla macerare in una ciotola con lo zucchero per circa dodici ore.
Al momento di preparare la marmellata porre le fragole macerate nello zucchero in una casseruola, aggiungere le bacche di cardamomo schiacciate in un mortaio, e lasciar cuocere per circa 20 minuti dal momento in cui il composto prende a bollire.
Versare la marmellata ancora bollente in barattoli ben lavati ed asciugati, coprire con tappi nuovi del tipo Quattro Stagioni, capovolgere immediatamente e lasciarli così fino a completo raffreddamento.



venerdì, maggio 24, 2013

Work in progress e i nodini di maiale alla birra con pomodorini glassati piccanti e marmellata di fragole al cardamomo

Buongiorno!!

Oggi in Maremma splende il sole e sembrerebbe quasi quasi il 24 maggio, se non fosse per un vento tagliente che, appena messo piede fuori, aggredisce alle spalle senza preavviso e letteralmente ghiaccia ogni velleità tardo primaverile!
Ma è venerdì, e nel giorno della settimana che preferisco riesco a mandar giù anche questo......

In questi giorni ho lavorato un bel po' alla selezione delle ricette che mi avete mandato per il contest Happiness is Homemade allo scopo di predisporre alcuni menu da raccogliere in un pdf e pubblicare, come vi avevo annunciato, sul sito di #Food140. E' stato un lavoraccio, sappiatelo, ma sono a buon punto e spero la settimana prossima di riuscire a pubblicarne i risultati, in attesa che arrivi il responso più importante, quello del giudice, e l'aggiudicazione dei premi ai vincitori delle quattro categorie!

E per rimanere in tema di contest oggi vi racconto la ricetta che ho preparato per Cà Versa e per la sua seconda sfida "La tua confettura di fragole che accompagna...il Dolce o il Salato".

Se mi conoscete un po' avrete già capito che io ho scelto il salato!
Son partita dalla mia confettura di fragole, che ho deciso di personalizzare con delle bacche di cardamomo dal sapore fresco e aromatico (a breve la ricetta!). 
Poi ho lasciato correre libera la fantasia, a rincorrere suggestioni di gusto lontane tra loro ma complementari.
Sono molto critica verso me stessa e verso le mie "creature", ma stavolta nemmeno io sono riuscita a trovare alcun difetto a questi nodini che, lo ammetto, non dimenticherò tanto facilmente!!




Tempo occorrente:
45 minuti circa

Ingredienti per 2 persone:

Per i pomodorini glassati:
un paio di grappoli di pomodorini ciliegia
un cucchiaio di miele (io di acacia)
un paio di cucchiai di salsa di soya
qualche goccia di Worcester
qualche goccia di Tabasco
olio extravergine di oliva

Per i nodini:
6 fette di filetto di maiale (tagliate ad uno spessore di circa un centimetro e mezzo)
3 fette di speck affettato sottile
uno spicchio di aglio intero
una foglia di alloro
mezzo bicchiere di birra chiara
olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.

Per completare:

Si comincia con il preparare i pomodorini.
Accendere il forno a 170°.
In una ciotola sbattere il miele con l'olio, il miele, la salsa di soya, qualche goccia di Worcester e qualche goccia di Tabasco, fino ad ottenere un'emulsione omogenea.
Disporre i grappoli di pomodorini lavati ed asciugati in una teglietta, irrorare con l'emulsione ed infornare lasciandoli cuocere per circa quaranta minuti.

Intanto procedere a preparare i nodini, avvolgendo i bordi delle fette di filetto ciascuna con mezza fetta di speck, fissando preferibilmente con spago da cucina, in modo da non bucare la carne e non far fuoriuscire i suoi succhi in cottura.

Quando i pomodorini saranno quasi cotti  cominciare a cuocere anche la carne.
In una padella abbastanza ampia far scaldare un filo d'olio con uno spicchio di aglio e una foglia di allora, quindi unire i nodini e farli cuocere a fiamma vivace cinque minuti per parte, facendoli colorire bene. Quindi salare, pepare a piacere, sfumare con la birra e lasciarla evaporare. 

Nel frattempo avremo riscaldato in un pentolino un po' di confettura di fragole al cardamomo, allungandola se necessario con un filino-ino-ino di acqua.

Servire i nodini ben caldi con il loro sughetto, accompagnandoli con i pomodorini glassati piccanti e la confettura tiepida.

Modestamente super!

P.S.: Con questa ricetta partecipo al secondo contest di Cà Versa "La tua confettura di fragole che accompagna...il Dolce o il Salato".








giovedì, maggio 23, 2013

Son sempre stata un po' strana........e gli spaghettoni piccanti con barba di frate e pomodorini al profumo di alici

Odiavo andare all'asilo, avevo il terrore degli altri bambini, eppure a cinque anni da poco compiuti sedevo felice sui banchi della prima elementare.

Avevo paura delle bambole ma amavo giocare con i giocattoli dei miei amici maschietti, e a Babbo Natale chiedevo la pista Playmobil invece della casa di Barbie. Però mi divertivo anche a fare la maglia e il punto a croce con la nonna, e di sicuro ero molto più brava allora di adesso!

Non mi interessavano le pentoline di plastica e il Dolceforno, a me piaceva guardare la nonna fare gli gnocchi, preparare i supplì, pulire il pesce, e se oggi so cucinare alcuni piatti della tradizione credo sia dovuto alla mia curiosità di allora.

Al contrario di tanti figli unici divenuti primogeniti presi l'arrivo di mia sorella come una gran festa, e quel fagottino giunto in casa da chissà dove come un magnifico regalo tutto per me. Inutile dire che me ne sentii responsabile fin dal primo sguardo, e tuttora la "piccoletta" di casa ogni tanto si lamenta della mia iperprotettività!

Ero timida, molto timida, eppure adoravo salire sul palco del piccolo teatro di Grosseto per il saggio di piano, e suonare calma e tranquilla come se fossi stata sola.

I miei genitori non dovevano fare alcuno sforzo per staccarmi dalla tv perchè la sera a me piaceva chiudermi in camera, accendere l'abat-jour e leggere, leggere, leggere, perdendomi in mondi tutti miei.

E amavo le verdure! E in primavera, quando in tavola ricomparivano gli agretti, o barba di frate, ero felice come una pasqua, tanto che quando era periodo la nonna e la mamma li compravano quasi solo per vedere le mie feste.

Vedo tanto della donna che sono oggi in quella bambina strana.......compreso il fatto che quando vedo i mazzetti di barba di frate non resisto, li devo comprare!

Ma dai e dai mi ero un po' stancata di mangiarli sempre "all'agro" ed ero alla ricerca di qualche nuova ispirazione.
E così, quando su Pinterest sono incappata in una foto decisamente accattivante, sono andata subito a cercare l'autrice della ricetta..... "tò, ma è la Kitty di Kitty's Kitchen, ci siamo conosciute a Roma al raduno, che ragazza deliziosa!" dico tra me e me......e che idea mi hai dato Kitty! 

Io da te ho preso lo spunto, poi come sempre ho apportato le mie varianti, ma senza la tua meravigliosa foto e la tua sfiziosa ricetta probabilmente a questo piatto non ci sarei mai arrivata....e sarebbe stato un vero peccato!!! 
Grazie :)



Tempo occorrente:
25 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di spaghettoni (io Delverde)
un mazzetto di barba di frate
alcuni pomodori ciliegini
quattro o cinque filetti di alici sott'olio
uno spicchio di aglio 
un peperoncino
olio extravergine di oliva
sale q.b.

Per prima cosa mettere a bollire l'acqua per la pasta.
In una padella abbastanza ampia far scaldare un cucchiaio di olio in cui farete sciogliere i filetti di alici facendovi nel frattempo dorare lo spicchio di aglio e il peperoncino. 
Unire quindi i pomodorini divisi in due e farli appassire a fiamma media con la padella coperta per 7-8 minuti, regolando di sale, se dovesse servire, solo verso la fine.
Intanto pulire gli agretti liberandoli della piccola radice terrosa, e lavarli abbondantemente sotto acqua corrente.
Quando l'acqua sarà giunta ad ebollizione salare, mettere giù gli spaghetti e dopo circa cinque minuti unire la barba di frate.
Scolare la pasta e la verdura al dente, saltare nella padella insieme al sugo di pomodorini e alici (se serve allungare un po' con l'acqua di cottura della pasta) e servire gli spaghettoni ben caldi.

mercoledì, maggio 22, 2013

I gelsomini e le verdurine gratinate una tira l'altra.......

Ci siamo!
E' arrivato uno dei momenti dell'anno che più amo.
Fino all'altro ieri poco più di un accenno.
E poi finalmente ieri sera, lungo il vialetto di casa, i primi gelsomini fioriti e il loro odore potente, sensuale, a riempirmi i polmoni.

Piove.....pazienza!
Fa freddo......chissenefrega!
Sembra novembre......non è vero, son sbocciati i gelsomini, e il loro odore basta a sapere che l'estate è alle porte, il loro profumo parla di serate tiepide, di cene all'aperto, di voglia di ridere e di inebriarsi!

Allora una ricetta veloce e semplice ma stuzzicante e fragrante come i miei amati gelsomini.......



Tempo occorrente:
30-35 minuti

Ingredienti per 2 persone:
un paio di zucchine
un paio di carote
un cucchiaio di pane grattato
un cucchiaio di polvere di pistacchio (sì, di nuovo!)
un cucchiaio di Parmigiano Reggiano grattugiato
un cucchiaio di erbe aromatiche miste tritate (timo, dragoncello, maggiorana)
sale e pepe q.b.
olio extravergine di oliva

Accendere il forno a 200°.
Lavare le verdure (io ho usato solo zucchine e carote ma ci vedo bene anche degli asparagi, delle patate, degli champignon e tutto quello che la fantasia e il verduraio possono suggerire) e ridurle a bastoncini di dimensioni omogenee.
Disporle sulla placca foderata di carta da forno bagnata e strizzata, quindi condirle con il sale, il pepe, il pane grattato, la polvere di pistacchio, il Parmigiano grattato e le erbe aromatiche.
Concludere con un filo d'olio e mescolare bene, anche con le mani, fino a che il condimento non avrà aderito bene sulle verdure.
Cuocere in forno caldo per 20-25 minuti e servire ben caldo, come stuzzicante appetizer o sfizioso contorno.

Un bastoncino tira l'altro, specie se mangiati con le mani! 

martedì, maggio 21, 2013

Che testa ragazzi!!! Il tortello integrale scomposto con finocchietto selvatico e finto ragù di mandorle

Chi mi conosce bene sa che ogni tanto mi perdo con la testa fra le nuvole, e di fronte alle mie performance ormai scuote la testa con calma rassegnazione e sorride.
Anche chi mi legge da un po' ha cominciato a capire che di tanto in tanto divento svampita e ne combino una delle mie. 

Ma ultimamente ero stata brava davvero, tanto che avevo addirittura pensato che la testa fosse ormai saldamente ancorata sulle spalle. 
Precisa, presente, impeccabile, mai un telefonino abbandonato chissà dove,  mai un hard disk infilato nella borsa sbagliata, mai una confezione di zucchero riposta nello scolapiatti sovrappensiero........

Beh, tranquilli, son tornata in me e ieri me ne sono data la prova ben due volte!
Non ci credete? Sentite qui!

Prova n. 1:
Come sapete è appena trascorso il termine ultimo per l'invio delle ricette per il mio contest. Quindi ieri volevo scrivere un bel post, avevo un bel po' di cose da dire in proposito, e che ho fatto??? Ho scritto, ho ringraziato, mi sono emozionata a pensare a quante ricette mi avete mandato, vi ho lasciato una ricettina e ho pubblicato.......e tutte le altre cose che vi volevo dire??? Beh, quelle sono rimaste intrappolate da qualche parte nella mia testa in attesa di qualcuno che le salvasse dall'oblio!

Che vi volevo dire? Beh, oltre ai ringraziamenti volevo intanto ricordarvi che adesso la parola passa allo chef Giuseppe Capano, che è già lì a lavoro per valutare le vostre ricette cercando, se possibile, di uscirne vivo!
Al momento non so indicarvi dei tempi precisi per la proclamazione dei vincitori, ma vi terrò aggiornati.

E poi volevo raccontarvi che strada facendo avevo avuto un'altra ideuzza che è diventata realizzabile grazie agli amici di #Food140 Blogger Academy
Di che si tratta? Beh, ho pensato che sarebbe stato carino selezionare alcune delle ricette pervenute e crearne dei menu il più possibile vicini ai principi green promossi dalla Carta dei Foodblogger, di cui sono una (orgogliosa) firmataria. 
I menu saranno quindi raccolti in un pdf che verrà pubblicato sul sito di #Food140
E dunque su questo fronte siamo a lavoro, vi terrò naturalmente aggiornati nella speranza che l'idea vi piaccia!

Prova n. 2:
Avete presente quel bel contest di Il Gatto Ghiotto, sì, proprio quello, le Ricette Spontanee?!?
Visto il tema non potevo davvero mancare, e avevo già mandato un paio di ricette, ma non ne ero particolarmente soddisfatta. E così il cervellino continuava a lavorare, girare, elaborare per trovare la soluzione definitiva, quella che mi soddisfacesse.
Domenica mattina l'illuminazione, ispiratissima schizzo dal letto e comincio a preparare......impasta, lessa, trita, mi sono divertita un sacco e a pranzo ci siamo gustati davvero un bel piattino!
Peccato che il contest scadeva il 15 maggio.....e domenica era il 19.......

E vabbè, io ormai la ricetta ve la racconto lo stesso........



Tempo occorrente:
un'ora circa

Ingredienti per 2 persone:

Per la pasta:
100 gr. di farina integrale di grano tenero (io Molino Chiavazza)
un uovo 
una tazzina di latte (facoltativo)
un cucchiaino di olio
un pizzico di sale

Per il ripieno:
un mazzetto di foglie fresche di finocchietto selvatico
100 gr. di ricotta di pecora
un cucchiaio di Parmigiano Reggiano grattugiato
una spolverata di noce moscata
un pizzico di sale

Per il finto ragù:
mezza carota
una costa di sedano
una cipollina novella
un paio di rametti di maggiorana
50 gr. di mandorle pelate
una tazzina di brodo vegetale (io il mio homemade)
mezzo bicchiere di vino bianco secco
olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.
10 gr. di burro

Per prima cosa procedere con la preparazione della pasta: disporre la farina a fontana sul piano di lavoro e rompervi al centro l'uovo, aggiungendo anche un pizzico di sale ed un cucchiaino di olio; cominciando dall’interno sbattere le uova aiutandosi con una forchetta e aggiungendo via via la farina che si trova ai bordi della fontana. 
Quando la pasta comincerà ad essere manipolabile, infarinare le mani e cominciare a lavorare l’impasto con le mani stesse, fino ad ottenere una massa liscia e compatta (nel caso risultasse troppo asciutta, bagnare poco a poco con il latte).
Formare una palla, coprirla con la pellicola e lasciar riposare per circa mezz'ora.

Procedere quindi con il ripieno: lavare le foglie del finocchietto e farle sbollentare per circa dieci minuti in acqua bollente salata, quindi scolare bene, tritare finemente e mescolare insieme alla ricotta, al Parmigiano, alla noce moscata e al sale fino ad ottenere un composto omogeneo.

Intanto mettere a bollire l'acqua per la pasta e cominciare a preparare anche il finto ragù: in un poco d'olio e a fiamma bassa far appassire le verdure per il soffritto, inclusa la maggiorana, dopo averle tritate finemente. Quando queste cominceranno a prendere colore unire le mandorle, anch'esse ridotte a granella con il tritatutto, e lasciarle colorire. Sfumare con il vino bianco e quando sarà evaporato allungare con un poco di brodo, lasciando sobbollire il sughetto fino a che avrà raggiunto una consistenza cremosa. Mantecare con il burro e mantenere tiepido.

A questo punto si può tornare alla pasta: dividere il panetto in quattro parti e stenderle una per volta in modo da ottenere dei cerchi, che rifilerete nelle dimensioni desiderate con un coppapasta.
Lessare i dischi di pasta integrale in acqua salata in cui avrete versato anche un filo d'olio (aiuterà la pasta a non attaccarsi), quindi scolarli e procedere all'allestimento finale del piatto.
Si dispone il primo disco, si cosparge in maniera uniforme con la farcia di finocchietto e ricotta, si copre con il secondo disco, si condisce con il finto ragù e si completa, a piacere, con un'abbondante grattugiata di Parmigiano e del pepe nero freschissimo.

Il contest era scaduto ma noi, mentre ci spazzolavamo questi mega tortelli, avevamo già vinto lo stesso! :)











lunedì, maggio 20, 2013

Un milione di miliardi di grazie e i rigatoni piccanti con taggiasche, capperi, pistacchio e pecorino

Il termine per presentare le ricette per il mio primo contest, Happiness is Homemade, è scaduto stanotte.
Io non ho parole per ringraziarvi, davvero!
Mi avete inondato letteralmente di ricette e di felicità.
Vi ringrazio, uno per uno, con un sorriso che non potete neanche immaginare!
Ringrazio di cuore anche coloro che, per un motivo o per un altro, non ho potuto a malincuore inserire in gara, anche il vostro contributo per me è stato prezioso e importante!
E ringrazio anche gli amici che, pur non avendo un blog, hanno voluto partecipare testimoniando allo stesso tempo l'interesse per il tema proposto e il loro affetto per me! 
Vi abbraccio forte, a tutti, a costo di farmi venire i crampi!!! 

Vi lascio una ricetta al volo, che anche oggi il tempo è tiranno.
Anche questa una ricetta di fortuna, di quelle da fare con le quattro cose che avevo tra dispensa e frigo, nei giorni  trascorsi a casa causa acciacchi vari.
Semplice, indubbiamente, ma inaspettatamente deliziosa!




Tempo occorrente:
25 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di rigatoni (io Delverde)
passata di pomodoro (io la mia homemade)
una manciata di olive taggiasche
una manciata di capperi
due cucchiai di pecorino romano D.O.P.
due cucchiai di polvere di Pistacchio di Bronte
un peperoncino
uno spicchio di aglio intero
sale q.b.
olio extravergine di oliva

Portare ad ebollizione l'acqua per la pasta.
Mettere a bagno i capperi in un po' di acqua tiepida.
In una casseruola media far dorare in un poco d'olio lo spicchio di aglio intero e il peperoncino schiacciato, quindi unire la passata di pomodoro, le olive taggiasche risciacquate, i capperi scolati, regolare di sale e lasciar cuocere una decina di minuti a fiamma media.
Cuocere la pasta al dente, scolarla e servirla con il sugo piccante, completando con il pecorino grattugiato e la polvere di pistacchio.
Mescolare bene e servire ben caldo.

Un sorprendente mix di consistenze e sapori che abbraccia in sè, da nord a sud, alcune delle più saporite eccellenze italiane!

P.S. Con questa ricetta, partecipo al contest di IPasticcidiLuna sponsorizzato da Fotoregali, per la categoria Ricette Salate




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