sabato, marzo 30, 2013

L'Abbecedario Culinario della Comunità Europea, la Romania e la torta della nonna di Any

Quel fantastico viaggio nel gusto attraverso i paesi dell'Europa?

Bene, questa volta la tappa è in Romania, meraviglioso paese delle cui caratteristiche ci racconta la nostra ambasciatrice Cristina.

Anche stavolta volevo contribuire con una ricetta alla scoperta della cucina di questo paese, e chi più della mia amica blogger Any, originaria della Romania, poteva aiutarmi???
Lei, dolcissima e gentilissima come sempre, non ha esitato a rispondere alla mia mail consigliandomi, spiegandomi e dandomi delle utilissime indicazioni.
Ma a dire il vero, tra le mille cose da fare e la letargia primaverile, mi sono resa conto di essermi mossa un po' tardi, proprio agli sgoccioli, e così non sono riuscita a preparare nulla di nulla.

Tuttavia il desiderio di partecipare, ed allo stesso tempo di rendere omaggio ad Any e alla sua bella terra, mi ha fatto venire un'idea. Lasciar parlare lei, attraverso i suoi post, dei piatti della sua infanzia.
E così, ottenuta la sua benedizione e quella del team dell'Abbecedario, eccovi il piatto che avevamo scelto insieme, quello che avrei dovuto preparare io :)

Si tratta di un dolce alle mele speciale, sia nel procedimento di preparazione, sia perchè, come dice Any, a lei parla di casa, di famiglia, di ricordi della sua patria, della sua nonna.....

Foto di La Cucina di Any

Ma lascio sia lei a raccontarvi il procedimento, andate a trovarla QUI, lasciatevi coccolare da lei, dai suoi ricordi e dal suo dolce, preparato con mani abili e con amore.

A lei va il mio ringraziamento infinito per la disponibilità, la gentilezza e la dolcezza, nonchè la promessa che questo dolce lo farò, in omaggio a lei e alla sua nonna!
A Cristina un grazie per la splendida ospitalità offerta dal suo blog per questa tappa.
E a voi, un abbraccio grande e l'augurio di una serena Pasqua!!

giovedì, marzo 28, 2013

Della sindrome del cambio di stagione e del pollo con carciofi

Se da una parte questa bella stagione tarda a prendere piede un po' dappertutto, dall'altra posso affermare che la sindrome del cambio di stagione, almeno per me, non si è fatta davvero attendere.
In netto anticipo rispetto ad aprile quando si sa, è "dolce dormire", il mio sonno atavico è diventato più onnipresente che mai! 
La sera la testa mi ciondola, la mattina non mi sveglio, ogni scusa sarebbe buona per un pisolino. 
Ieri sera Morfeo mi ha sconfitta ad un'ora assolutamente improbabile per me, alle dieci e mezzo ero già lì che ronfavo, e stamani all'ennesima sveglia, dopo nove ore e mezza di sonno filate, non ne volevo proprio sapere di uscire dal piumone.
Me ne vado in giro tutto il giorno con aria assente, faccia sbattuta come se avessi passato una notte in bianco, colorito più smorto che mai, e non è solo il sonno ma una generale sensazione di spossatezza, di esaurimento fisico, di distrazione rispetto alla realtà.
Con la testa fra le nuvole, mi arrabatto come meglio riesco nel fare le mie solite cose, ma me ne accorgo che non ci sono.
Anche l'umore poi è ballerino, un po' come il meteo, ed allora alterno momenti di grandi sorrisi e socialità a momenti di misantropia in cui darei non so cosa per potermi isolare nel mio mondo e rimanerci per un po', senza sentire e vedere nessuno. 
Presenti esclusi, si intende ;)

Insomma, passerà, ma che fatica!

E la pigrizia ha preso piede anche in cucina, sono giorni che non cucino nulla di degno (ieri sera addirittura son tornata a casa con un pollo preso in rosticceria, figuratevi un po'!).
In questi giorni mi mancano un po' le forze ma anche e soprattutto la fantasia.
Ed allora, nell'attesa che qualcosa si smuova, ho ripescato dall'archivio questo piatto realizzato una decina di giorni fa.
E' gustoso, semplice da preparare e molto primaverile, ma richiede un po' di tempo per la cottura. 
Tempo che si può però tranquillamente tagliare usando del pollo a dadini invece delle cosce intere.


Tempo occorrente:
un'ora circa 

Ingredienti per 2 persone:
2 cosce di pollo con sovracosce
3-4 carciofi
uno spicchio di aglio
un rametto di maggiorana
mezzo limone
mezzo bicchiere di vino bianco secco
un bicchiere di brodo vegetale
olio extravergine di oliva
sale q.b.

Lavare il pollo ed asciugarlo con carta da cucina.
In un tegame abbastanza capiente far soffriggere in un filo di olio lo spicchio di aglio intero.
Unire il pollo, tenere la fiamma vivace e lasciar dorare la carne su entrambi i lati.
Sfumare con il vino bianco, quindi unire il brodo tiepido, la maggiorana, abbassare la fiamma e lasciar cuocere per circa 40 minuti.
Intanto pulire i carciofi dalle foglie esterne, lavarli in acqua acidulata con il succo di mezzo limone e ridurli a spicchietti.
Trascorsi i 40 minuti aggiungere i carciofi al pollo, regolare se necessario di sale, e portare a cottura altri dieci minuti circa.
Servire il pollo caldo, accompagnato con i carciofi e il suo sughino e, a piacere, completando con alcune foglie di maggiorana fresche.

martedì, marzo 26, 2013

Un dolcetto per Vale: lo zabaione al passito con frutti di bosco

Tra sole e nubi, tra attacchi di sonno e momenti di iperattività, tra un assenza e l'altra rieccomi di nuovo qua!
La ricettina di oggi è tutta per Vale, una ragazza dalle mani d'oro e dalla dolcezza infinita, che conosco da poco ma che con il suo sorriso mi ha già "costretta" a cimentarmi nella preparazione di un dolce per lei....e voi lo sapete che io e i dolci siamo un po' come il diavolo e l'acqua santa!

E' una ricetta piuttosto rapida e semplice, la cui ispirazione ho trovato su La Piccola Cucina Parigina di R. Khoo. Ad essere precisi il suo zabaione era fatto con fragole e champagne. Io, in versione più ruspante, l'ho fatto con un moscato e, per contrastare la dolcezza della base, ho completato con una mini composta di frutti di bosco, il cui gusto acidulo mi piace un sacco.



Tempo occorrente:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
4 tuorli d'uovo
25 + 5 gr. di zucchero
un bicchiere di Passito di Pantelleria (temperatura ambiente)
due cucchiai di frutti di bosco 
5 gr. di burro

Per lo zabaione, montare a bagno maria i tuorli con 25 gr. di zucchero fino ad ottenere una crema densa e di colore giallo chiaro. Unire il Passito e continuare a sbattere fino a che lo zabaione non sarà diventato molto denso (occorreranno circa 10 minuti).
In una padellina far fondere il burro, quindi unire i frutti di bosco, spolverare di zucchero e lasciar cuocere fino ad ottenere una piccola composta (5-6 minuti).
Servire lo zabaione tiepido, guarnito con i frutti di bosco e con il loro sughetto.

Vale, queste coppette son per te, 
per me valgono un sacco perchè non le avevo mai fatte prima, 
e non avevo nemmeno la frusta elettrica, 
ed ho montato tutto a mano, 
e la sorpresa di vedere le uova diventare crema spumosa e gustosa 
mi ha regalato un momento di pura estasi! 






venerdì, marzo 22, 2013

Un gran bel regalo, e i "cestini" di tomino

Ragazzi, oggi mi è capitata una cosa bellissima!

Ero lì tranquilla che mi facevo le mie cose quando mi arriva un messaggio di Patty che mi dice, testuale: "Ciao topa, vai sul blog di Sandra Dolce Forno e guarda a destra che bell'omaggio primaverile.....".

Curiosa come la gattaccia che sono filo da Sandra e rimango di stucco.
Io, la donna che non piange mai, mi ritrovo gli occhioni luccicanti.

Grazie Sandra, essermi letta sulla tua pagina è un onore immenso, meglio che vincere un contest pazzesco, meglio che avere millemila followers, meglio che finire su Cucina Italiana......perchè, come ti ho scritto, pensare che le mie piccole, sudate, faticate "perle di saggezza" hanno toccato il cuore di qualcuno è davvero un desiderio che si realizza! 

Oggi sei stata tu a rendermi felice!




Tempo occorrente:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
2 tomini
6-8 champignon
due cucchiai di pisellini finissimi
uno spicchio di aglio
un rametto di maggiorana
sale e pepe q.b.

In una padella antiaderente far soffriggere lo spicchio di aglio in un filo d'olio, unire i funghetti lavati e ridotti a lamelle e i pisellini, salare, insaporire con le foglioline di maggiorana e lasciar cuocere per circa 8-10 minuti.
Intanto scavare con l'aiuto di un coltellino un incavo in ciascuno dei tomini.
Quando le verdure saranno cotte usarle per riempire i tomini.
Disporre i cestini di formaggio su una teglia coperta di carta da forno e far sciogliere in forno già caldo a 200° per cinque minuti circa.
Il formaggio dovrà essere morbido nel cuore ma ancora consistente fuori.
Servire caldi con una macinata di pepe.



giovedì, marzo 21, 2013

Il blog va a rotoli e lo strudel integrale agli asparagi

Le "trasferte" ludiche.
Il lavoro.
Le incombenze quotidiane.
Il raduno delle Bloggalline.
Varie ed eventuali.

E il mio bloggino va a rotoli.....giorni e giorni che non posto, che non vi rispondo ai commenti, che non passo a trovare le mie amichette che mi mancano tanto....perdono, mi metterò in pari, nell'attesa gustatevi questo strudel salato.

Una volta tanto non ho usato una pasta già pronta ma ho voluto farne una io stessa, e le dosi le ho trovate da Sandra.
Rispetto a lei ho cambiato completamente il ripieno, mentre per la pasta ho optato per una farina integrale al 100% ed ho dimezzato le dosi visto che noi siamo solo in due.
Piatto semplice, primaverile, gustoso, sarà perfetto sia come antipasto che come secondo piatto.
Eccolo!




Tempo occorrente:
un'ora

Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta strudel:

150 gr. di farina integrale
acqua calda 
un pizzico di sale
olio extra vergine di oliva q.b.
una manciata di semi di sesamo

Per il ripieno:
una ventina di asparagi
un etto di prosciutto crudo
200 gr. di ricotta di pecora
un paio di cucchiai di ricotta stagionata affumicata
una manciata di pinoli, tostati
un rametto di maggiorana
sale e pepe q.b.

Procedere alla preparazione della pasta secondo le indicazioni fornite QUI da Sandra.

Intanto che la pasta riposa, privare gli asparagi della parte più dura del gambo, lavarli e cuocerli a vapore per circa dieci minuti.
In una ciotola amalgamare la ricotta di pecora fresca, la ricotta affumicata grattugiata, la maggiorana tritate, sale e pepe q.b.
Stendere la pasta strudel più sottile possibile, quindi adagiarla su un foglio di carta da forno e stendervi sopra il composto di ricotta, le fette di prosciutto, i pinoli tostati e gli asparagi interi, avendo cura di lasciar liberi i margini della sfoglia.
Arrotolare su se stessa la pasta con la farcia e sigillare il rotolo così ottenuto aiutandosi con un pennello da alimenti intriso d'acqua.
Spennellare con un filo d'olio, completare con i semi di sesamo e cuocere in forno già caldo a 200° per circa 20 minuti.
Lasciare intiepidire un poco prima di affettare lo strudel e servirlo.





domenica, marzo 17, 2013

In partenza......

Si, sono in partenza.
Tra un'ora ho il treno.
Più di due anni che aspetto il loro ritorno.
Vado a sentire questi signori QUI.
A presto!!

venerdì, marzo 15, 2013

"La felicità è una scelta quotidiana" e i mini gateaux di patate (riciclati)



Non so di chi sia questa frase, ma sta di fatto che chiunque l'abbia scritta ha tradotto in poche, lapidarie parole, il mio pensiero in materia di felicità.

"La felicità è una scelta quotidiana"

Non sempre ci riesco, ma il più delle volte scelgo di alzarmi con il piede giusto anche se non ne ho voglia.
Scelgo di sorridere solo perchè brilla il sole.
Scelgo di consolarmi dalla pioggia annusandone l'odore.
Scelgo di cercare la bellezza e la felicità in mille piccole cose, un saluto caloroso, un sorriso, una frase, un fiore, un sapore, una canzone, un abbraccio, le fusa di un gatto, un libro.......

Non ho una vita perfetta, nessuno la ha, ma io ho da tempo scelto di esserne felice, nonostante i problemi.

Felicità, per me, è anche un piatto ben riuscito come questo. 
Lo so, l'idea non è affatto originale ed infatti non sto nemmeno a darvi la ricetta perchè la potete trovare ovunque.
Però la sua crosticina dorata, il suo cuore filante, la sua forma monoporzione, ed il fatto di avere usato solo avanzi per prepararli, beh.....mi ha reso felice :)


Per la realizzazione di questi mini gateaux ho usato:
- i pezzi di patata che mi erano avanzati da questi cuoricini QUI 
- vari pezzi di formaggio da eliminare dal frigo
- gambuccio di prosciutto crudo, tritato

Li ho serviti dopo la vellutata di ieri e devo dire che anche il Fotografo ne è rimasto piuttosto felice! :)

Baci, e buon we!!

giovedì, marzo 14, 2013

Primaverile e "riciclata": la vellutata di lattuga con piselli e prosciutto croccante

Su, via, non stiamo a lamentarci della pioggia e delle temperature leggermente in calo, la verità è che siamo in primavera, e lo sapete bene tutti!
Del resto marzo è per definizione il mese pazzo, non si sa mai come vestirsi, piove poi esce il sole ma, quando quel sole fa capolino dai nuvoloni, avete sentito come scalda?
E chi di voi non ha notato che alle sette di sera ancora in cielo permane un po' del chiarore del giorno?
Per me è semplicemente fantastico!

Ed a proposito di primavera, non so come funziona per voi ma il mio modo di mangiare cambia in modo quasi fisiologico di stagione in stagione. 
E' come se i miei desideri culinari assecondassero spontaneamente l'andar dei mesi ed in questo periodo arriva il rifiuto delle preparazioni invernali, più ricche, più calde, più caloriche, per lasciar spazio a gusti più freschi, leggeri, delicati.
Del resto ho quasi la sensazione che la natura stessa ci fornisca, di volta in volta, le sostanze di cui il nostro organismo ha più bisogno. Dopo il lungo inverno il corpo ha bisogno di "ripulirsi", ed allora pensate alle proprietà diuretiche degli asparagi, a quelle depurative del carciofo, alle proprietà calmanti, rinfrescanti, analgesiche, antiossidanti della lattuga; pensate all'infinita varietà delle erbe selvatiche commestibili, e a quante siano le loro virtù nutrizionali e medicinali......

E dunque, anche a tavola, festeggiamo l'arrivo della bella stagione! 



Tempo occorrente:
30 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di lattuga (usate le foglie più dure e le parti che non mettete nell'insalata)
una patata grande
mezzo litro di brodo vegetale
80 gr. di latte di cocco
due cipolline novelle
una manciata abbondante di pisellini (e va bene, ho usato quelli surgelati!)
due fettine di prosciutto stagionato
un cucchiaio di maizena
un cucchiaio di olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b

Lavare e tagliare grossolanamente la lattuga.
Sbucciare e ridurre a dadini la patate.
Mettere le due verdure in una pentola insieme al brodo vegetale, coprire e far cuocere contando circa quindici minuti dal bollore.
Intanto in una padellina antiaderente, senza aggiunta di olio, far tostare le due fette di prosciutto.
Mentre le verdure cuociono e il prosciutto si intiepidisce, in una piccola casseruola far stufare a fiamma bassa le cipolline affettate a velo. Unire quindi i pisellini e lasciarli cuocere per una decina di minuti.
Quando la lattuga e le patate saranno ben cotte, spegnere la fiamma, aggiungere il latte di cocco e frullare con il minipimer fino ad ottenere un composto omogeneo.
Regolare di sale, aggiungere la maizena e lasciar restringere se è necessario addensare la vellutata, o dell'altro brodo se invece risultasse troppo densa.
Servire calda o tiepida, completando con i pisellini, il prosciutto spezzettato grossolanamente e del pepe macinato sul momento.




mercoledì, marzo 13, 2013

Le Bloggalline

Era una notte buia e tempestosa 
Era una mattina di sole e Monica scriveva a me, all'altra Roby, a Vale, all'altra Monica e a Vaty per chiederci un parere su una cosa che le era capitata.

Bene, ecco, se amate la prevedibilità e la tranquillità non mettete mai sei donne insieme a ragionare, che non potrete mai prevedere dove si andrà a finire!
Se poi nella fattispecie le donne sono quelle in questione, le vedrete passare con agilità e disinvoltura da questioni di copyright a ricette in diretta, da chiacchiere di quotidiana amministrazione a progetti ....messaggi su messaggi su messaggi, da cosa nasce cosa, sarebbe bello incontrarci, qualcuna quasi sussurra, eh si rispondono in coro le altre, si aggrega Berry a questo punto, si apre un piccolissimo gruppo su Facebook, si invitano le amiche, quelle virtuali che ognuna di noi vorrebbe conoscere, ci chiameremo le Bloggalline dice Berry,  entusiasmo generale, crescita esponenziale.......

Immaginate di elevare sei donne al quadrato, e poi al cubo......

Erano pochi giorni fa, oggi il gruppo conta 199 membri che chiacchierano, comunicano, condividono momenti ma soprattutto si organizzano per rendere reale un desiderio, un sogno, vedersi finalmente, abbracciarsi davvero, ridere insieme, mangiare insieme....perchè alcune di noi nel tempo sono diventate amiche,  si confidano segreti, si condividono gioie e dolori, son nati rapporti profondi a cui manca solo la fisicità di uno sguardo.

L'incontro epocale avverrà a Roma, il 27 aprile 2013
Alcune di noi arriveranno venerdì sera e pernotteranno nella Capitale, altre ci raggiungeranno il sabato.


Per conoscere il programma o per chi fosse interessato a partecipare ma non è su FB, contattate tranquillamente, oltre che me:


E mi raccomando.....





martedì, marzo 12, 2013

Spaghetti integrali con gli asparagi selvatici

Ieri mi sentivo così



incalzata, ossessionata, frustrata, inquieta, e con un unico desiderio: 
prorompere in un grido come quello di questa canzone


Non chiedetemi perchè, nemmeno io lo so, nessun motivo particolare....forse anche a voi capitano quelle giornate in cui vi sentite elettrici, come se foste sul punto di esplodere, vorreste fare qualcosa ma non sapete cosa, in bilico tra la felicità e le lacrime, tra il sole e le nubi, tra la voglia di correre per sfogarsi e quella di dormire per non pensarci......vi capitano vero?!? (Rassicuratemi, ditemi di sì!).

Infatti non ho avuto nemmeno voglia di postare.

Alla fine, dopo tanta indecisione, sono ricorsa a quella che, per me, è una terapia valida al 100%.
Ho mollato ufficio, casa, tutto, e sono corsa in collina, a fare asparagi.
E mentre a valle si rincorrevano nuvoloni grigi e minacciosi, e mentre i lampi squarciavano l'orizzonte, e brandelli di sole illuminavano gli olivi rendendoli più argento che mai, io, dall'alto della mia terrazza sulla Maremma, di fronte a tanta bellezza, ho trovato la pace del cuore.
E tanti asparagi selvatici.




E sono tornata a casa come nuova.
E con la cena garantita.



Tempo occorrente:
20 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di spaghetti integrali (io Delverde)
un mazzetto di asparagi selvatici
uno spicchio di aglio
un peperoncino
olio extravergine di oliva
un bicchiere di brodo vegetale (io uso il mio preparato home made)
un filo di olio extravergine di oliva
10 gr. di burro sciolto
un cucchiaino di farina 00
Parmigiano Reggiano a piacere

Portare ad ebollizione l'acqua per gli spaghetti.
In una casseruola far soffriggere aglio e peperoncino in un filo di olio.
Aggiungere gli asparagi lavati e sminuzzati, e lasciar cuocere coperto, a fiamma bassa, per circa cinque minuti.
Aggiungere il brodo, coprire nuovamente e far cuocere per altri cinque minuti, quindi regoalre di sale se necessario e spegnere.
Trascorso questo tempo dovrebbe essere rimasto sul fondo della casseruola ancora un po' di brodo. Per addensarlo e trasformarlo in una cremina, unirvi un composto ottenuto sbattendo insieme, in una tazzina, il burro sciolto e la farina.
Cuocere gli spaghetti al dente, scolarli bene, condire con la salsa agli asparagi e servire ben caldi, con Parmigiano Reggiano grattugiato a piacere.


venerdì, marzo 08, 2013

Zzzzzzzzzzzzzzzz.......Insalata tiepida di lenticchie e salmone al mandarino

Sarà che ieri sera ho fatto tardino con un'amica (sai com'è, quelle serate che nascono per caso, non te le aspetti, e invece sarà che sei di buonumore, sarà che ti incontri quasi per caso, sarà che non ti vedi da tanto, sarà che da cosa nasce cosa.....).......

Sarà che oltre che pochino ho dormito pure piuttosto male, e a me levatemi tutto tranne che le mie ore di sonno, che poi vado in tilt ed è peggio per tutti!

Sarà anche un po' perchè piove piove piove e io, che nell'altra vita dovevo essere una gatta e qualcosa di lei mi è rimasto attaccato addosso in questa, quando piove mi raggomitelerei al calduccio a sonnecchiare.

Insomma, l'unica cosa che desidero ardentemente in questo momento, con tutta me stessa, è un bel pisolino!
Poche parole dunque oggi, più che altro immaginatemi ronfante......

Prima però una ricetta, semplice, rapida, ma molto, molto gustosa. E' l'ideale compagna del piatto di ieri, e potete servirla come antipasto o come secondo piatto, variando naturalmente un po' le dosi

Ed alle mie care amiche che sentono la mancanza della mia firma, e che già si stavano preoccupando, voglio dire, tranquille ragazze, il lupo cambia il pelo ma non il vizio...guardate qua!  :)



Tempo occorrente:
35 minuti (10 se usate le lenticchie già cotte)

Ingredienti per 2 persone:
100 gr. di lenticchie secche piccole (o una confezione di lenticchie lessate)
2 fette di salmone (piccole se si tratta di un antipasto)
un mandarino
una foglia di alloro
mezza carota
una costa di sedano
mezza cipolla
un rametto di maggiorana fresca (o un cucchiaino di maggiorana secca)
olio extravergine di oliva
sale e pepe q.b.


Se usate le lenticchie crude, sciacquare le lenticchie sotto acqua corrente e metterle a cuocere in un'ampia casseruola insieme alla foglia di alloro, la cipolla, la carota ed il sedano. Ci vorranno trenta minuti dal bollore.
Se invece usate quelle in barattolo basterà farle scaldare con l'acqua di vegetazione e gli odori.
Far scaldare una padella antiaderente a fiamma vivace e dopo un paio di minuti adagiarvi le fette di salmone, sciacquate ed asciugate con carta da cucina.
Cuocere il salmone circa tre minuti per lato, salare e spegnere lasciandolo intiepidire.
Scolare le lenticchie e disporle su un piatto da portata.
Privare il salmone di pelle e spine e ridurlo in piccola dadolata, quindi posarlo sopra le lenticchie.
In un barattolo versare il succo di un mandarino, un cucchiaio d'olio, sale e pepe q.b. e la maggiorana.
Chiudere il barattolo con il tappo ed agitare in modo da ottenere una salsina ben emulsionata.
Condire l'insalata con la salsina al mandarino e servire tiepido.

BACI, e buon week end!


giovedì, marzo 07, 2013

Fran! E le tagliatelle verdi con il persico e l'ingrediente segreto.


“A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'è una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran. 
Non si capisce. È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: "A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave". Ci rimasi secco. Fran.”

[A. Baricco, Novecento]


Una mattina uguale a tante altre, la routine che mi guida e mi aiuta a compiere i soliti gesti mentre a fatica apro gli occhi (dormirei ad oltranza io!), faccio colazione, la faccio fare ai gatti, mi preparo per uscire, salgo in macchina e parto.

Un percorso uguale a sempre, stessa strada, casa-ufficio, stessa radio, stessa sigaretta alla solita ora, cervello ovattato che sogna di dormire ancora. Tanto che a mala pena registra incidentalmente la sensazione che, con il solito piumino e la solita sciarpa, sembra che faccia un tantino caldo......

Sempre la stessa strada, solo che ad un certo punto svolti l'angolo e il viale che fino a ieri mattina esibiva  i suoi soliti alberi scheletriti,  "FRAN",  stamani era una nuvola fucsia, un'esplosione di fiori.

Sbocciati così, tutti insieme, da un giorno all'altro, fran!

Ditemi se questa non è una cosa meravigliosa!

Ieri, quando ancora tutti quei fiori non c'erano, ho preparato questo piatto.
L'ho fatto per partecipare al contest “L’ingrediente segreto” di Delverde.
Chi mi segue sa che collaboro felicemente già da un po' con l'azienda,  e aderire a questa iniziativa era il minimo che potessi fare per ringraziarli non solo della altissima qualità dei loro prodotti, ma anche della "umanità" e della cura che le loro manager hanno per noi blogger (grazie Anna, grazie Alessia!).
E poi a me Delverde ha già portato fortuna,  quindi perchè non tentare di nuovo??

Si tratta di creare una ricetta e postarla lasciando segreto uno degli ingredienti.
Io ho scelto di usare le tagliatelle agli spinaci e di condirle con un sugo molto semplice, a base di filetti di persico, arricchito però di ricche sfumature di sapore dovute ad un trito aromatico un po' particolare.




Tempo occorrente:
25 minuti

Ingredienti per 2 persone:
200 gr. di filetti di persico
1/2 bicchiere di vino bianco secco
ingrediente segreto
uno spicchio d'aglio
un peperoncino
alcune foglie di prezzemolo
un cucchiaio di pistacchi sgusciati
sale q.b.

Portare ad ebollizione l'acqua per la pasta.
Intanto in una capace padella far soffriggere in un poco di olio lo spicchio di aglio ed il peperoncino.
Unire i filetti di pesce e farli cuocere a fiamma vivace per circa cinque minuti, girandoli spesso in modo che si sfacciano. 
Regolare di sale, sfumare con il vino bianco e, quando sarà evaporato, allungare il sughetto con un mestolo di acqua (va benissimo quella della pasta) e spegnere.
Nel tritatutto tritare insieme il prezzemolo, l'ingrediente segreto e i pistacchi.
Cuocere la pasta al dente, scolarla e ripassarla un paio di minuti a fiamma alta nella padella con il pesce.
Se necessario, aggiungere ancora un filo d'olio a crudo.
Servire ben calde completando il piatto con il trito aromatico.

Non mi resta che salutarvi, e se volete scoprire qual è il mio ingrediente segreto andate su www.delverde.eu/pasta-ingrediente-segreto

http://www.delverde.eu










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